Milano, 21 gennaio 2012 - Il Duomo stipato, la piazza piena, il corpo dei vigili e tanta gente comune. Milano ha voluto esserci per salutare e ringraziare Nicolò Savarino, un quarantaduenne che, nel capoluogo lombardo, faceva il vigile e che, con la divisa addosso, è morto;investito e ucciso lo scorso 12 gennaio da un Suv che l'ha trascinato via dopo un controllo insieme alla sua bicicletta.

Sono arrivati in centinaia questa mattina per le esequie in Duomo, celebrate da monsignor Erminio De Scalzi, vicario episcopale, in una Milano in lutto per volere del sindaco, Giuliano Pisapia, che ha assistito al funerale vicino al prefetto, Gian Valerio Lombardi, e al comandante dei vigili, Tullio Mastrangelo. I rappresentanti delle istituzioni cittadine si sono stretti alla famiglia, insieme alla considerevole rappresentanza del corpo di polizia locale. Un lungo applauso ha accolto il feretro all'arrivo in piazza, ma anche al termine delle esequie. La salma sarà portata tra poco all'aeroporto di Malpensa da dove partirà per la Sicilia, terra di cui il 42enne era originario essendo nato a Campobello di Licata, il cui Comune oggi ha portato in Duomo il proprio gonfalone.

 

L'OMELIA - "Chi è responsabile della morte di Nicolò sarà consegnato alla giustizia, ma dovrà rispondere del suo gesto disumano davanti alla giustizia divina, più severa, nella richiesta di conversione". E' quanto ha detto monsignor Erminio De Scalzi, durante l'omelia ai funerali. "Vogliamo essere vicini a tutti coloro che soffrono per questa ingiusta morte - ha esordito De Scalzi nell'omelia - tutti ci siamo sentiti feriti, addolorati per questo gesto criminale che ha spezzato una giovane vita". De Scalzi si è poi soffermato sul senso civico che animava Savarino e che muove tutto il corpo della Polizia Locale. "Chi lavora per garantire la pace e la sicurezza della città - ha spiegato - si deve sentire sorretto da un senso civico che mette al primo posto la dignità umana. Tutti devono fare la loro parte, nessuno escluso, le istituzioni come i cittadini". Percè', ha proseguito il vescovo, "la nostra città ha chiesto sicurezza, che è un diritto che va garantito a tutti i cittadini".

 

GIULIANO PISAPIA -  “Milano oggi si è stretta attorno a Nicolò, il nostro vigile; tutta la città si è commossa e personalmente ho voluto testimoniare la mia vicinanza e quella della comunità milanese alla famiglia, alla quale vogliamo fare sentire tutto il nostro affetto",  ha ricordato il sindaco di Milano. E ha proseguito: "L’impegno del Comune è quello di onorare il suo lavoro e quello di tutti i vigili milanesi, che ogni giorno si adoperano per una Milano più sicura e vivibile. Questa mattina il Duomo di Milano si è riempito di tanti cittadini e agenti di Polizia Locale arrivati da tutta Italia, a dimostrazione che il dolore per quanto accaduto ha superato anche i confini della città”.