Milano, 28 febbraio 2012 - Possono parcheggiare indifferentemente sulle strisce blu e sulle strisce gialle. Sulle prime la sosta è consentita dietro pagamento della relativa tariffa. Ma non per loro, che possono parcheggiarvi senza pagare alcunché. Le seconde, quelle gialle, sono riservate ai residenti. Ma loro possono parcheggiarvi anche se in zona sono solo di passaggio. Sono i 1.800 titolari dei pass per la sosta libera concessi dal Comune. Pass della validità di 1 anno che non sono legati ad una targa.

Che il titolare del pass guidi un’auto di sua proprietà o un’auto di proprietà dell’ente per cui lavora, poco cambia: basta posizionare il tagliando tra il cruscotto e il parabrezza, in modo che sia visibile. Chi gode di tale pass, il più delle volte gode o può godere anche del pass - concesso sempre dal Comune - per circolare anche sulle corsie riservate a mezzi pubblici e taxi. L’ordinanza che regola le agevolazioni sulla sosta e quella che regola l’accesso alle preferenziali sono state emanate entrambe sotto la Giunta di Gabriele Albertini.


Allora si iniziò a contrastare il fenomeno degli accessi illeciti alle corsie dei mezzi pubblici e a tracciare le strisce blu e gialle, previa individuazione delle «zone di rilevanza urbana» (quelle più trafficate) e successiva individuazione delle categorie che potevano godere delle esenzioni. Eccole. I 1.800 pass sono attribuiti a politici di ogni rango (dai consiglieri comunali ai deputati), al personale tecnico di Comune, Provincia e Regione. Alle municipalizzate, alle Asl e agli ospedali, ai magistrati e giornalisti, ad associazioni e società che abbiano una mission< o dimensioni di rilevanza pubblica.

Per l’esattezza, hanno i pass: i consiglieri comunali (48), provinciali (45) e regionali (80). Il personale dirigenziale e tecnico di Provincia (101), Regione (177) e Comune (537). Quindi i deputati (36), i senatori (14), i parlamentari europei (6). Ancora, 56 pass sono concessi alla stampa. In tutto siamo a 1.100 tagliandi. Gli altri 700 se li dividono magistratura, municipalizzate, Asl, ospedali, enti pubblici e associazioni.
 

giambattista.anastasio@ilgiorno.net