Milano, 8 agosto 2012 - Una giovane svizzera è stata adescata con una scusa, e poi sequestrata e stuprata, la scorsa notte, nel Milanese. I carabinieri, dopo i soccorsi e fitte indagini durate per tutta la notte, stamani hanno ottenuto il fermo di due romeni individuati e bloccati nelle scorse ore e gravemente sospettati dell'aggressione sessuale. Si tratta di due operai incensurati di 24 e 36 anni.
Secondo le prime informazioni, la giovane svizzera, che ha 21 anni, è stata avvicinata in pieno centro, in piazza Cadorna intorno alle 22.30. I due sarebbero riusciti con una scusa scherzosa a farla salire sulla loro auto e quindi l'avrebbero sequestrata e portata in una cascina in una zona poco frequentata nel comune di Carugate, dove sarebbe avvenuta la violenza.
La ragazza, dopo l'allarme e i soccorsi, è stata portata all'ospedale e alla clinica Mangiagalli di Milano, specializzata in questo genere di reati, per le cure e le analisi del caso. Secondo quanto si è appreso è una cittadina svizzera senza dimora fissa, forse con qualche deficit cognitivo. I due presunti suoi violentatori, invece, sono stati rintracciati nella notte dopo un'incessante ricerca da parte dei carabinieri del gruppo di Monza.
I due presunti violentatori, prima di allontanarsi, hanno preso il cellulare della ragazza e l'hanno abbandonata per strada, dove dopo mezzanotte è stata notata e soccorsa da un passante. I due romeni sono poi stati presi uno alla fermata della metropolitana di Bussero e l'altro nella propria abitazione a Carugate.
Proseguono intanto le indagini per identificare la vittima, con una serie di accertamenti in Svizzera, in collaborazione con la Polizia cantonale. Secondo quanto riferito dai carabinieri della Compagnia di Vimercate, c’è una segnalazione di scomparsa relativa a una giovane ticinese, di età compatibile con quella della ragazza stuprata, che risalirebbe a qualche giorno fa’. Gli effetti personali della ragazza, che a Milano non aveva un domicilio e forse dormiva dove le capitava, sarebbero peraltro troppo pochi per far pensare a una prolungata permanenza in Italia.
Stamani, nel corso di una conferenza stampa, è stato spiegato che a permettere l’immediata individuazione del primo dei due romeni fermati è stato un automobilista che poco prima aveva dato un passaggio in auto a uno dei due, e che rientrando a casa e trovando lungo la strada ambulanza e carabinieri aveva fatto presente l’episodio indirizzando così i militari verso la stazione della metro di Bussero (Milano).
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