Milano, 1 settembre 2012 - Nei primi cinque giorni di sospensione dell’area di limitazione al traffico, nel centro di Milano, sono più che raddoppiati gli ingressi dei veicoli inquinanti e di quelli che sarebbero stati soggetti al pagamento del ticket. A sostenerlo è Palazzo Marino, promotore del provvedimento, poi sospeso il 26 luglio, in seguito alla decisione del Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso di un’autorimessa con sede in centro, la Mediolanum parking. Dal 26 al 30 luglio, informa una nota di Palazzo Marino, “e’ stato del 52% l’aumento degli ingressi effettuati da categorie di auto che, con ‘area c’ attiva, potevano accedere acquistando i tagliandi di ingresso”. Preoccupanti anche i dati riguardo all’aumento di emissioni inquinanti: ammoniaca +42%, anidride carbonica +16%, Pm10 +9%.
“Sono, infatti - ha calcolato il Comune di Milano - 17mila in piu’ gli ingressi/giorno nella cerchia dei Bastioni di auto benzina euro 1 e successivi e diesel euro 3 con filtro antiparticolato e successivi. I dati sono stati analizzati da Amat, mettendo a confronto i primi 5 giorni dalla sospensiva del Consiglio di Stato con gli ultimi 5 di attivazione di area c”. “Identica - si continua -anche la percentuale di aumento degli ingressi di veicoli inquinanti nei primi cinque giorni dopo la sospensiva (+52%). Sono stati, infatti, circa 2.100 gli accessi al giorno in piu’ delle categorie che, con provvedimento attivo, erano sottoposte a divieto d’accesso (eccetto autorizzati): diesel euro 0, 1, 2 e 3 e benzina euro 0. Piu’ bassa la percentuale di aumento dei veicoli intestati a residenti: +20%, per un totale di circa 1.600 ingressi in piu’ ogni giorno. Invariato, infine, il traffico riguardante i veicoli di servizio”.
“In generale, a fronte di una riduzione del traffico che nel mese di luglio oscillava tra il 30 e il 35% (con un picco del 40% nella terza settimana) rispetto allo stesso periodo del 2011 - si sostiene - dopo la sospensiva, la variazione si e’ ridotta a -5%”. “Per quel che riguarda le emissioni inquinanti, infine, l’aumento maggiore ha riguardato quelle di ammoniaca, che hanno fatto registrare un +42%: questo perche’, con area c attiva, erano calati maggiormente i veicoli a benzina rispetto a quelli diesel, piu’ utilizzati dalle categorie “veicoli di servizio” e taxi. Sono salite, poi, del 16% le emissioni di anidride carbonica, inquinante legato in prima battuta al traffico. Per quanto concerne gli inquinanti piu’ strettamente legati alle motorizzazioni diesel, il Pm10 allo scarico e’ aumentato del 5%, il Pm10 totale del 9% e gli ossidi totali di azoto del 10%”.
“Nei sei mesi di applicazione - fa sapere Palazzo marino -, il traffico si era ridotto in media del 34%, rispetto allo stesso semestre del 2011; era aumentata la velocita’ commerciale dei mezzi pubblici di circa il 6% (autobus) e 5% (tram); erano diminuiti di circa il 49% gli accessi di veicoli inquinanti; c’era stato un incremento dei veicoli a minor impatto ambientale (da 9,6% a 16,6%); si era ridotto il numero di incidenti (-28%); erano calate le emissioni di Pm10 allo scarico (-23%), Pm10 totale (-22%), ammoniaca (-15%), ossidi di azoto (-20%), anidride carbonica (-22%) e si erano ridotte le concentrazioni di Black Carbon (fino a -40%)”.
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