Milano, 6 settembre 2012 -  I tagli di personale nel gruppo ospedaliero San Raffaele sono compresi tra i 300 e i 400 dipendenti, su circa 4mila. Questa l'ipotesi piu' accreditata che presto l'azienda potrebbe presentare ai sindacati, forse gia' in un incontro dalle parti definito ''decisivo'' e da tempo programmato per giovedì. Al momento il clima è di confronto e non sarebbero state avviate le procedure di mobilità: si cerca soprattutto di arrivare a prepensionamenti e uscite incentivate.

Secondo quanto si apprende, dopo la perdita complessiva nel 2011 di 65 milioni di euro, una di 21 milioni per ora stimati nei primi 5 mesi di quest’anno e un ulteriore ‘buco’ di oltre 11 milioni annui soprattutto per la recente delibera regionale che recepisce la ‘spending review’, la nuova proprieta’ (gruppo Rotelli) e amministrazione del San Raffaele sta puntando a risparmiare circa 40 milioni dalla razionalizzazione delle forniture e dalle economie di scala.  Per l’obiettivo del pareggio operativo mancano all’appello almeno 25 milioni e quindi si comincia a quantificare la riduzione del personale.

Ai sindacati è stato consegnato un dettagliato quadro economico, del personale e della situazione normativa previdenziale del personale. ‘’Ma sono tutte cose - affermano diverse fonti sindacali - che conoscevamo gia’: ora aspettiamo di capire cosa vuole fare davvero l’azienda, ma intendiamo portare la questione al di fuori dell’ospedale e in tutte le sedi possibili’’. Sono gia’ state contattate le istituzioni locali e nazionali (‘’governo compreso, ma per ora senza riscontri’’) mentre per meta’ mese si sta ipotizzando di organizzare una manifestazione in piazza Duomo a Milano.

In vista dell'incontro di domani dei sindacati con i vertici della struttura sanitaria, Margherita Napoletano, delegata sindacale Rsu-Usb dell'ospedale milanese, ha detto: ''Il risanamento finanziario dell'ospedale San Raffaele non e' detto che debba avvenire in 3 mesi. Cosi' si rischia di fare una 'cura da cavallo' e uccidere il malato. Servono tempi piu' graduali per il risanamento''.  ''Nell'incontro di ieri l'amministrazione - spiega - ci ha detto che si aspetta di risparmiare 25 milioni dal personale, escluso quello medico e di dirigenza medica e non. Si tratterebbe quindi di 3104 posti di lavoro e, sulla base del costo del lavoro, si puo' dedurre che sono a rischio di essere tagliati 400 posti''. Per l'incontro di domani mattina i sindacati hanno ribadito la loro richiesta di conoscere il piano industriale e di rilancio dell'ospedale. ''Alle condizioni che ci hanno comunicato - continua - e' difficile proporgli qualcosa. Con questi numeri ciascun lavoratore dovrebbe rinunciare a 700 euro al mese. E su uno stipendio di 1500 euro circa e' impensabile''.