Milano, 6 settembre 2012 - Tutti al lavoro. Per trovare un accordo tra le parti. Il teatro è il San Raffaele di Milano dove da questa mattina va avanti una riunione fiume tra l’amministrazione dell’Ospedale e i sindacati che vorrebbero scongiurare l'ipotesi paventata ieri di oltre 400 licenziamenti. Al momento non sarebbe previsto nessun prepensionamento.
Al momento, da quanto si è appreso, le parti si stanno confrontando sulla parte degli incentivi e l’accordo sindacale del 2010. Nei giorni scorsi l’amministrazione aveva comunicato ai sindacati la situazione di debiti del San Raffaele e la necessità di reperire 25 milioni dalla voce del ‘personale’ per ripianare il buco da 65 milioni. Quaranta milioni dovrebbero essere recuperati invece dalla rinegoziazione degli accordi sulle forniture e acquisti di beni e servizi e la spending review sui contratti dei dirigenti.
IL PARERE DEI SINDACATI - Niente licenziamenti, ma un sacrificio equidistribuito che riguardi tutti, non solo il comparto, ma anche la dirigenza. "Abbiamo registrato l’apertura al dialogo da parte dell’azienda - spiega Margherita Napoletano, delegata sindacale dell’Rsu e Usb -. Inizialmente ci avevano riproposto il taglio di 450 posti di lavoro, ma noi abbiamo opposto un secco rifiuto". I sindacati hanno chiesto di togliere i licenziamenti dal tavolo della trattativa e chiesto all’azienda ulteriori dati per capire l’entità reale dello stato di crisi dell’ospedale.
"Se ci dimostrano - continua - che lo stato di crisi è così importante e grave, siamo disposti a valutare un sacrificio, che però riguardi tutti. Ma ci devono dire anche quanto dovrà durare. Ci hanno chiesto di congelare l’accordo aziendale siglato nel 2010 sul salario integrativo".
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