Milano, 25 ottobre 2012 - Non è solo una partita di Europa League, ma un problema di ordine pubblico. Nel tardo pomeriggio si gioca Inter-Partizan e Milano è in allerta da giorni. Perché a sbarcare nel capoluogo lombardo saranno circa 4mila ultrà serbi, una frangia di quella che viene definita la «tifoseria più pericolosa d’Europa». Dopo gli episodi di un anno fa a Genova, quando i tifosi della Stella Rossa Belgrado, capitanati da Igor Bogdanov, presero d’ostaggio un Marassi pieno di famiglie e bambini, la questura di Milano si è già mobilitata da giorni incontrandosi con il capo della polizia serba e con esperti di tifo locale.
Ma ci sono vari motivi per cui quella di oggi sarà una partita ad alto rischio. Il primo: il tifo serbo ha spesso poco a che vedere con il calcio. Come a Genova l’obiettivo di alcuni facinorosi sembra sia quello di utilizzare la vetrina europea per sponsorizzare i propri credo politici di nazionalismo estremo.
Il secondo: i sostenitori del Partizan sono effetivamente divisi in due fazioni e per giunta nemiche. Una rappresenta la stragrande maggioranza dei tifosi e porta il nome di “grobari”, in italiano becchini, l’altra (una minoranza) è conosciuta come “zabranjeni” (vietati). È possibile quindi che a Milano ci possa essere un regolamento di conti interno lontano dalla polizia serba.
Per evitare che ciò accada, a Belgrado le forze dell’ordine hanno già fatto scattare i primi fermi. Bloccati 300 tifosi a bordo di quattro pullman diretti a Milano. Gli “zabranjeni” hanno opposto resistenza mostrando regolare biglietto per San Siro, ma nessuno di loro è partito per l’Italia. Questi soggetti «Non sono veri tifosi del Partizan, ma possono venir considerati dei gruppi paramilitari in lotta tra loro per la supremazia nel tifo organizzato della squadra» la ricostruzione di Dejan Milenkovic co-autore dello studio “Quadro legale per la prevenzione della violenza e della cattiva condotta negli eventi sportivi”. L’esperto si è però affrettato a precisare: «La maggioranza dei tifosi attesi a San Siro rientrano nell’organizzazione della trasferta da parte del Club, abbiamo imparato la lezione di Genova».
Il terzo motivo per cui essere in allerta riguarda questioni interne tra Milan e Inter. La curva sud (rossonera) ha stretto un gemellaggio con la tifoseria del Partizan una volta usciti i calendari di Europa League. Da decenni esiste un tacito patto tra i capi ultrà delle due fazioni milanesi. Ma questo rapporto sembra essersi incrinato per una rissa che ha coinvolto, tempo fa, i capi delle due curve. è possibile quindi che alcune “teste calde” della Sud si presentino nella zona limitrofa di San Siro forti del gemellaggio con i serbi.
di Francesca Cozzi
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