Milano, 15 ottobre 2013 - Una fila di bambolotti coperti da lenzuolo e una bara bianca, stesi su uno striscione con scritto ‘Quanti, ministro?’. E’ la protesta organizzata dal comitato ‘Pro Stamina’ Lombardia davanti all’ingresso del Pirellone, sede del Consiglio regionale lombardo. Un centinaio i manifestanti che protestano contro lo stop deciso dal ministero della Salute alla sperimentazione della cura. (Le foto della protesta)
Successivamente, si sono divisi in diversi gruppetti e, armati di megafono e con palloncini colorati, hanno iniziato ad effettuare dei blocchi del traffico spostandosi anche nei pressi della stazione Centrale, in corso Buenos Aires e in zona piazza San Babila, dove hanno reso difficile la circolazione non solo delle auto private ma anche dei mezzi pubblici. Si sono registrati anche alcuni momenti di tensione tra i malati e degli automobilisti costretti a fermarsi. Data la presenza di persone disabili (anche in carrozzella) e di bambini in carrozzina, le forze dell’ordine hanno difficoltà ad intervenire.
Nel suo appello, il “Movimento Pro Stamina Italia” invita tutti a “manifestare tutto il disappunto sul blocco che stanno attuando gli Spedali civili di Brescia, infischiandosene delle sentenze favorevoli dei giudici: vogliamo subito lo sblocco della lista di attesa e vogliamo un’altra struttura dove poterci curare con le cure compassionevoli. Sì alla vita. Sì a Stamina”.
LO STOP DEL MINISTERO - Il ministero della Salute nei giorni scorsi infatti ha messo la parola fine alla sperimentazione del metodo Stamina. Il dicastero, si legge in un documento, afferma che "non può ulteriormente essere proseguita''. Nella nota si spiega che lo stop è stato deciso considerando il parere del comitato scientifico, per il quale il metodo Stamina è caratterizzato da "potenziali rischi", "inadeguata descrizione" e "insufficiente definizione del prodotto", e dell'Avvocatura dello Stato.
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