Milano, 25 novembre 2103 - Questa mattina, doppio sgombero di campi rom in zona Musocco-Certosa, nella periferia a nord di Milano. Gli edifici interessati sarebbero l’ex stabilimento di Galileo Avionica e la ex sede di Italmondo

Nell’operazione sono coinvolti tra via Montefeltro e via Brunetti, circa 600 persone, di cui 300 minori. Si tratta per la maggioranza di rom , una cinquantina sono invece nord africani. A quanti riferito dalle forze dell’ordine, quando sono intervenute le forze dell'ordine, non ci sarebbero stati momenti di tensione. Sul posto anche il 118 e la protezione civile.

 

COMUNE: "SOLUZIONE PER TUTTI, ACCETTATO IN 254" - Il Comune di Milano ha offerto opsitalita' a tutti i 600 sfollati nei centri di emergenza sociale di via Barzaghi e di via Lombroso, ma hanno accettato l'inserimento 254 persone, tutte famiglie con bambini, una trentina dei quali di eta' inferiore ai tre anni. Lo precisa in una nota lo stesso Comune dopo lo sgombero in mattinata. ''Oggi abbiamo dimostrato che esiste un altro modo per togliere le favela dalla citta' pur rispettando i diritti delle persone e soprattutto dei minori", ha dichiarato Marco Granelli assessore alla Sicurezza e Coesione sociale e Polizia locale. 

Gli allontanamenti, precisa il Comune, si sono svolti senza disordini, gli occupanti hanno abbandonato i capannoni spontaneamente e si sono messi in fila per le operazioni di registrazione e di accoglienza . Non appena le aree occupate sono state svuotate sono state consegnate alle proprieta' che hanno immediatamente iniziato le operazioni di demolizione delle baracche, pulizia e messa in sicurezza per evitare nuove occupazioni. La Polizia locale ha immediatamente attivato un dispositivo di controllo del territorio in borghese per evitare nuove occupazioni nella zona.

 

CARITAS: "UNA SCONFITTA PER TUTTI" - "Si era proposto alla Prefettura di soprassedere allo sgombero, di non procedere perche' non provocava altro che la dispersione sul territorio delle persone, pero' non siamo stati ascoltati: adesso non e' possibile trovare una soluzione immediata". Lo afferma Luciano Gualzetti, vicedirettore della Caritas ambrosiana, commentando il maxisgombero di stamattina a Milano.

La Caritas ha offerto il proprio contributo per affrontare l'emergenza, attraverso la Cooperativa Farsi prossimo che gestisce il centro di accoglienza temporanea (60-120 giorni) in via Lombroso dove ci sono 60 posti liberi. Secondo Guazzetti comunque insufficienti pur aggiungendoli a quelli messi a disposizione dal Comune in via Barzaghi. "Questi problemi sono grandi, di difficile gestione e soluzione, e quindi vanno gestiti quotidianamente, senza lasciarli andare fino ad assumere dimensioni di questo tipo, perche' poi diventano ingestibili se non con interventi di rottura come questi - continua Gualzetti - Lo sgombero e' una sconfitta per tutti". E conclude: "Si libera certamente un quartiere esasperato da questa presenza, e non gli si puo' dare torto, il punto e' non arrivare li': perche' se c'e' un centro con oltre 600 persone vuol dire che si e' costruito nel tempo".