Milano, 21 dicembre 2013 - «Qualcuno ha definito questa norma una porcata, io mi limito a dire che si tratta di una assurdità. È paradossale che i Comuni, tra cui ovviamente Milano, che si impegnano per combattere la piaga sociale del gioco d’azzardo vengano penalizzati con nuovi tagli». Il sindaco Giuliano Pisapia boccia senza appello l’emendamento al decreto salva-Roma che ha ridotto i trasferimenti statali agli enti locali che hanno previsto regole per diminuire il numero di slot machine e sale gioco sul proprio territorio. I mancati incassi per i proprietari dei locali che hanno dovuto eliminare o ridurre slot e video poker saranno rimborsati dallo Stato proprio con i fondi tagliati ai Comuni anti-slot.

Pisapia non ci sta: «Spero veramente che si rimedi a questa assurdità in tempi brevi. I Comuni sono stati già drammaticamente colpiti dalla legge di stabilità con una ulteriore diminuzione delle risorse che rende sempre più difficile dare ai cittadini anche i servizi sociali essenziali». La posizione di Palazzo Marino è ribadita dall’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino: «L’emendamento del Governo è uno schiaffo a mesi di lavoro contro il gioco d’azzardo. Invece di essere penalizzati, gli enti locali dovrebbero avere più poteri per difendere i cittadini dalla diffusione impazzita di sale gioco, slot machines e videopoker».

Il regolamento edilizio già approvato dalla Giunta comunale, oltretutto, prevede norme stringenti sull’apertura di nuove sale gioco vicino a luoghi sensibili, dalle scuole alle aree verdi. Il centrodestra, intanto, si spacca sull’emendamento. Il consigliere lombardo di Forza Italia Giulio Gallera va all’attacco: «La Regione approva una legge che mette un argine al dilagare delle sale gioco ed ecco che arriva l’emendamento di Nuovo centrodestra, Partito democratico e Scelta civica che bastona chi lotta contro le ludopatie. A pensare che Alfano, Renzi e Letta erano tre giovani democristiani: chissà se anche all’oratorio giocavano d’azzardo». A giustificare l’emendamento scende in campo l’alfaniano Roberto Formigoni su Twitter: «Nessuna difesa del gioco d’azzardo e delle slot. Smettetela con la demagogia! Al contrario, al Senato introdotte regole certe di trasparenza».

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