Milano, 27 gennaio 2014 - «Zii totò dai lavora anche se non c’hai tanta voglia, sennò a Merkel ti rimanda o paisi». «C’hai ragione, giorno da c..., ma notte da leone» Botta e risposta su Facebook, in contatto con gli amici di Platì, l’ultima amicizia stretta il 19 gennaio scorso, e l’ultimo contatto per collegarsi a una tv locale calabrese. Non faceva mai mancare sue notizie al paese e quindi nemmeno agli investigatori che leggevano il suo profilo. Antonio Virgara, 39 anni, l’unico che mancava all’appello dopo gli arresti dell’«Operazione Platino», quindi un latitante ricercato, usava i social network per parlare con i compaesani, scherzava pure con i saluti in tedesco. Così, sprovveduto, ha fornito il tracciato liscio ai carabinieri del comando provinciale di Milano che lo hanno arrestato, in regime di cooperazione internazionale, in una pizzeria di Xanten, in Westfalia, dove faceva il cameriere e il pizzaiolo. Si era reinventato un lavoro. Il ristorante italiano in cui lavorava era il «Vecchio Teatro», gestito dal clan di ‘ndrangheta dei Giorgi.
Antonio Virgara, di Platì, era destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Procura milanese nell’ambito dell’inchiesta che lo scorso 8 gennaio aveva portato all’arresto di dieci appartenenti alla cosca calabrese Barbaro-Papalia, operante nell’hinterland milanese. Con quell’operazione era stata sgominata un’organizzazione che gestiva il traffico di droga, le estorsioni e il recupero crediti nelle discoteche milanesi. Attraverso l’organizzazione venivano reperiti anche i fondi per il sostentamento delle famiglie dei boss in carcere. Dieci gli arresti messi a segno tra Milano e la Calabria. Virgara era l’unico riuscito a scappare prima dell’operazione. Ma sulla sua pagina Facebook aveva lasciato un messaggio di saluti in cui diceva dove sarebbe andato. Questo ha permesso agli investigatori di seguire la sua pista fino alla pizzeria a Xanten, in Germania, dove è stato bloccato prima che potesse cambiare città. Anche l’intenzione di andare via da Xanten l’aveva annunciata, puntuale, su Facebook.
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