Milano, 15 novembre 2016 - C’è chi porterà il panettone artigianale realizzato grazie ad un progetto per aiutare ragazze in difficoltà o chi arriva dal Madagascar con i prodotti fatti in un laboratorio che fa vivere in autonomia 400 famiglie in una zona molto povera del Paese. A “L’Artigiano in fiera”, la più grande manifestazione internazionale dell’artigianato in programma al polo fieristico di Rho-Pero da sabato 3 a domenica 11 dicembre, ci saranno prodotti realizzati grazie a progetti di solidarietà e lavoro. Arriveranno dalle aree più povere del mondo creando così occasioni di sviluppo, ma ci saranno anche realtà italiane grazie a progetti per i più deboli. Mettere a frutto nel suo Paese le conoscenze apprese in giro per il mondo. È quello che ha fatto Pamela Anyoti Peronaci, ideatrice del progetto Sunshine agro products e del marchio Asante Mama. Il progetto è partito con la collaborazione di 15 vedove, adesso coinvolge 10mila famiglie in 10 distretti nel Nord Est dell’Uganda e da pochi anni anche nel Sud, sul Lago Vittoria. L’azienda produce spezie, in particolare peperoncino, e si presenta sui mercati internazionali. In Madagascar, qualche decina di chilometri da Antananarivo, in una delle aree rurali più povere del Paese, Dieudonné Razafinjatovo e Violette Ralalaseheno hanno creato nel 1996 Ferronnerie d’Art d’Alasora: un grande laboratorio artigianale di oggetti decorativi in ferro battuto e materiali riciclati. Nel laboratorio lavorano indigenti e disabili che altrimenti non riuscirebbero a vivere in autonomia e sono 400 le persone, 120 famiglie, legate all’attività.
Arriverà anche Arte Javane dall’Indonesia. È una piccola impresa che produce oggettistica in bambù e in altri materiali dal ciclo biologico breve, come amplificatori naturali per iPhone e smartphone. I dipendenti sono lavoratori disabili e in particolare ragazzi con sindrome di Down. A “L’Artigiano in fiera” ci sarà pure il panettone della cooperativa sociale “Albero del Pane”, realtà nata a Milano nel 2014. Un panettone fatto a mano, con materie prime di alta qualità, seguendo le ricette della tradizione milanese e realizzato all’interno dei due storici laboratori di pasticceria: L’Angolo Dolce in viale Affori e la Pasticceria Gola in via Trau. Per realizzare il panettone sono al lavoro le ragazze minorenni accolte nelle Comunità educative Villaluce dell’Associazione Gruppo di Betania, che da oltre trent’anni è impegnata ad aiutare ragazze disagiate. Restiamo in Lombardia, a Lissone per la precisione. Alessandro Ferrari, designer milanese, ha creato un marchio di abbigliamento (Ape) che realizza maglie e felpe all’interno di una cooperativa sociale. I lavoratori sono ragazzi disabili o con problemi di inserimento lavorativo: il profitto è reinvestito per generare altro lavoro per i ragazzi in difficoltà della cooperativa.