Giornata vittime delle mafie, il corteo a Milano: 70mila persone in Duomo

Appuntamento in porta Venezia, il serpentone arriverà in Duomo dove verranno letti i nomi dei 1.069 caduti. Presenti anche Sala, Landini e Schlein

Il corteo di Libera

Il corteo di Libera

È partito, a Milano, il corteo nazionale per la XXVIII Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, organizzato da Libera e Avviso Pubblico. Sono circa 70mila le persone che sono scese in strada e hanno raggiunto piazza del Duomo per dare la loro testimonianza contro le mafie e la criminalità. Il corteo è poi arrivato in piazza Duomo, dove intorno alle 11 è stata data la lettura dei nomi delle 1.069 vittime innocenti. Numerose le personalità politiche arrivate: tra le altre, il segretario della Cgil Maurizio Landini e l'ex presidente del Senato Pietro Grasso, oltre a un gruppo di sindaci, accolti dal sindaco di Milano Giuseppe Sala. Ha raggiunto il corteo anche la segretaria del Pd Elly Schlein. In Duomo il presidente di Libera, Don Luigi Ciotti, terrà l'intervento conclusivo. 

Il corteo visto dall'alto
Il corteo visto dall'alto

Don Ciotti

''Ricordare tutte le vittime innocenti della violenza criminale mafiosa è fondamentale e questa è una giornata che noi abbiamo fortemente voluto; ma non dobbiamo neanche dimenticarci che l'80% di questi familiari non conosce la verità o ne conosce solo una parte''. Lo ha detto Don Luigi Ciotti, presidente di Libera, durante il corteo per la XXVIII Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, organizzato a Milano da Libera e Avviso Pubblico ''Eppure – osserva Don Ciotti - le verità passeggiano per le vie della nostra città; c'è chi ha visto, c'è chi sa. Allora è necessario prendere coscienza in questo nostro Paese che la presenza criminale mafiosa che ha ucciso tante persone è un problema che non può essere dimenticato. C'è bisogno di una memoria viva. Non è un evento, non è una cerimonia, non è solo un corteo. Noi facciamo in modo che ogni anno ci sia una giornata che ci ricorda questo, ma ogni giorno ci deve essere un impegno da parte di tutti''.

Il ricordo dei morti di Cutro

"È giusto che noi ricordiamo tutte queste vittime, anche quelle di Cutro, ma con loro tante altre vittime di questa forma di violenza. Fuggono dalle guerre dai conflitti, dalla siccità, dalla povertà e noi li respingiamo. Sono deportazioni indotte, non dimentichiamocelo. Abbiamo una responsabilità verso questi migranti e chi fa tutto questo non sono gli scafisti, ci sono i poteri forti con delle grandi responsabilità. Noi li vogliamo ricordare tutti", ha detto don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, a margine del corteo. I nomi delle vittime del naufragio di Cutro saranno letti in piazza Duomo insieme a quelli delle vittime innocenti della mafia. "Il problema - ha spiegato ancora Ciotti - non sono solo gli scafisti che hanno delle gravi responsabilità, il vero problema sono i mandanti, sono quelli che fanno gli affari, che gestiscono questo potere. Queste persone sono dei criminali, sono delle persone che commettono dei crimini. Tutti questi morti sono vittime di questa violenza criminale che ha facce e volti diversi". 

Il sindaco Sala

"Quella contro la mafia non è una battaglia finita. Milano è ancora al centro di tanti interessi economici, e ciò è un bene ma questo attirerà anche tanti male intenzionati". Così il sindaco di

Milano, Giuseppe Sala, che oggi partecipa alla giornata in ricordo delle vittime di mafia. "Quindi gli anticorpi che ci siamo fatti in questi anni - ha aggiunto - attraverso errori ed incertezze del nostro percorso adesso ci aiuteranno". Il sindaco ricorda che quest'anno è anche il trentesimo anniversario della strage di via Palestro e il decimo anniversario delle esequie di Lea Garofalo, "per noi importantissime". "Quindi - ha aggiunto - abbiamo tante ragioni per essere in tanti in piazza adesso. Don Ciotti, Libera ma soprattutto queste persone hanno fatto un lavoro fondamentale perché cadere nell'indifferenza è un attimo. Sono anche le parole che ricorda sempre Liliana Segre. Loro negli anni hanno tenuto viva non solo la memoria ma anche la lotta contro la mafia". "Tornare a Milano dopo 13 anni è assolutamente importante - ha concluso - e i giovani ci sono sempre, questo è importante".

La segretaria del Pd Schlein

''Sono molto contenta di essere qua, è una bella giornata oggi, ci sono tanti giovani, amministratori e amministratrici. È davvero bello''. Queste le parole della segretaria del Pd Elly Schlein incontrando il sindaco di Milano Giuseppe Sala al corteo. Il primo cittadino ha accolto molto cordialmente la segretaria dem: ''Ho molto pensato alle cose che ci siamo detti l'altro giorno – le ha detto -. Quando avrai più tempo nella tua agenda ci vediamo e facciamo uno 'one to one' e ti parlo di un po' di idee su cui stiamo lavorando. Ieri abbiamo fatto il forum dell'abitare con idee molto concrete che volevo spiegarti nel dettaglio, con calma, quando hai tempo''. Invito accolto da Schlein che ha risposto: ''Con piacere, deve essere un tema centrale''.

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