La Nazionale hip hop capitanata da Emiliano Pepe
Milano, 26 aprile 2017 - Duri sul palco ma un cuore tenero in campo. Sono i rapper della Nazionale hip hop di calcio. Nata da una costola della Nazionale italiana cantanti, la formazione ha un’unica missione: “stare insieme per fare qualcosa di buono”. Ed è quanto li accomuna come amici, prima che artisti o calciatori. La sfida che li attende giovedì 27 aprile non sarà al microfono. “Giocheremo a San Vittore contro una squadra di detenuti - spiegano - e consegneremo la somma raccolta per finanziare il progetto #pettherapy che l’associazione Maith onlus ha già realizzato con successo nel 2016 per le detenute psichiatriche del carcere”.
Il sodalizio no profit si occupa infatti della terapia assistita con cani, conigli e poni, per insegnare alle donne della Casa circondariale a prendersi cura degli animali ma soprattutto di se stesse, nel tentativo di evitare episodi di conflittualità all’interno dei reparti. La filosofia del team, concepito da Michele Michelazzo e capitanato dal produttore e cantante Emiliano Pepe, “è donare con forza e giocare con leggerezza”.
“Ho partecipato a tanti eventi di beneficenza dove nessuno conosceva realmente chi stavamo aiutando - confessa Emiliano Pepe -. Per noi della Nazionale hip hop la causa per la quale organizziamo una partita di calcio viene prima della partita stessa. Esistiamo perché da qualche parte c'è qualcuno che ha bisogno di noi, e questo qualcuno siamo noi in prima persona a trovarlo”. Entusiasmo e complicità sono la chiave di volta del progetto che raduna attorno a sé artisti e produttori provenienti da nord a sud: Shade, Roofio dei Two Fingerz, Surfa, la voce de Il Pagante Eddy Veerus, Rise, Ted Bee, Red Nose, CaneSecco, Andrea del duo Pink is Punk, Bat, En?gma ma anche appassionati di hip hop come il giornalista Roberto Marchesi e il ‘tronista’ Gianmarco Valenza.