Milano, 8 settembre 2016 - Una lettera autografa da parte di Papa Francesco per il 25esimo anno di episcopato di Angelo Scola, arcivescovo di Milano.
"A Noi è concesso di poter godere dell'aiuto della tua operosita' nel nostro compito di provvedere alle necessita' della Chiesa, cosi' come al clero e al popolo di Dio e' dato di poter attingere in maniera sempre piu' abbondante ai divini tesori della salvezza. Per questo ti vogliamo significare la nostra benevolenza, dal momento che il 21 settembre diquest'anno celebrerai il giubileo d'argento nel venticinquesimoanniversario della tua ordinazione episcopale, e nel contempo, conquesta lettera, vogliamo congratularci vivamente con te per la tua attivita' pastorale". "E' opportuno anche ricordare la premurosa ed eccellente opera che come Membro tu offri in molte istituzioni della Sede Apostolica. Veramente, o Venerabile Nostro Fratello, grandi sono in te sono i segni di Dio e potenti le opere mirabili di Lui che ha dato agli uomini la scienza perche' potessero gloriarsi delle sue meraviglie (Sir 38,6). Ti sappiamo impegnato in modo particolare nel supremo compito di annunciare alle genti il Vangelo e di diffondere la presenza della Chiesa; con l'esercizio di tale ministero, guidando con sollecitudine il gregge del Signore, ti sei preso a cuore la cura di tutte le responsabilita' che fanno capo al collegio dei Pastori della Chiesa, ai quali nella loro totalita' in comune Cristo ha affidato il compito di diffondere il nome cristiano e di procurare con tutte le forze che ci siano operai nella messa del Signore e che vengano offerti i necessari aiuti spirituali, promuovendo sempre la collaborazione attiva dei fedeli e del clero".
Il Papa ripercorre poi le tappe della vita del cardinale Scola, che dopo gli studi di filosofia e una volta conclusi quelli teologici, il 18 luglio 1970 ha ricevuto l'ordinazione presbiterale. "E subito, secondo la tua particolare vocazione, ti sei impegnato per il bene dei figli di Dio soprattutto nel coltivare gli studi ecclesiastici a beneficio della Chiesa universale (cfr Optatam totius, n. 18). Dopo aver acquisito numerosi meriti - continua il Pointefice -, il 20 luglio 1991 sei stato nominato vescovo di Grosseto, ricevendo cosi' quel particolare dono grazie al quale tutti noi siamo stati fatti ministri rivestiti di sacra potesta' al servizio dei nostri fratelli, affinche' tutti coloro che appartengono al popolo di Dio, e percio' hanno una vera dignita' cristiana, possano giungere alla salvezza (cfr, Lumen gentium, n. 18). Nel 1995 ti e' stato affidato l'ufficio di Rettore della Pontificia Universita' Lateranense; in seguito, nel 2002 sei stato promosso all'illustre sede patriarcale di Venezia, e il 21 ottobre 2003 sei stato elevato alla dignita' cardinalizia con il titolo dei Santi Dodici Apostoli. Infine il 28 giugno 2011 sei stato chiamato a guidare l'amatissimo popolo cristiano di Milano, di cui ora sei Pastore". "Congratulandoci dunque con te - contiua Papa Francesco -, o Venerabile Nostro Fratello, per le opere che hai compiuto nella vigna del Signore, preghiamo Dio che renda gioioso il giorno del tuo anniversario e ti conceda, per l'intercessione e la protezione di sant'Ambrogio, di rinsaldare la tua Chiesa con l'esempio di una vita santa, di ammaestrala con la parola della predicazione, di proteggerla con preghiere e suppliche, e di essere guida del popolo con la sapienza della tua parola (cfr. Sir 9,24) e difesa della tua gente (cfr. Sir 49, 17). Desideriamo infine accompagnarti con la Nostra Benedizione Apostolica, che ti impartiamo come se fossimo presenti, e la estendiamo ai diletti figli e figlie del popolo cristiano di Milano, a tutti coloro che parteciperanno alla celebrazione del tuo giubileo e a coloro che porti cari nel tuo cuore; a tutti costoro chiediamo di pregare perche' possiamo adempiere coscienziosamente e con sapienza il ministero petrino".