Milano, 4 settembre 2016 - Incendio in uno stabile tra via Adriano e via Mulas a Milano, probabilmente di origine dolosa. La struttura è dimora abituale di sbandati e immigrati. Non si sono registrati feriti, anche se per spegnere le fiamme sono state necessarie cinque squadre dei vigili del fuoco. I focolai sono stati almeno due o tre, questo fa propendere le forze dell'ordine per un gesto doloso, probabilmente partito da una tromba di un ascensore che abitualmente viene riempita di rifiuti da chi vive nello stabile, un grosso complesso ricoperto di impalcature all'angolo tra via Adriano e via Mulas, già al centro di proteste della cittadinanza e di casi di criminalità. Sul posto la polizia ha trovato dei petardi, che potrebbero essere stati usati per appiccare i focolai. La Questura ha precisato che non ci sono stati danni rilevanti alle strutture.
"I diversi inneschi trovati nell'edificio abbandonato di via Adriano fanno supporre la natura dolosa dell'incendio. La cosa desta estrema preoccupazione: non vorrei che ci fosse la volontà di qualcuno di creare allarmismi atti a forzare l'azione del Comune in quell'area". Così in una nota Carmela Rozza, assessore alla Sicurezza del Comune. "Il controllo dello stabile è continuo - aggiunge l'assessore - e gli sgomberi periodici. La Polizia locale vigila su quel palazzo come su molti altri abbandonati in città. Il fatto che qualcuno abbia voluto, con un'azione delittuosa e organizzata, attirare l'attenzione su quell'edificio abbandonato e che il palazzo stesso sia oggetto di fallimento ancora non risolto, fa sorgere molti dubbi. Invito i consiglieri che accusano il Comune - conclude l'assessore - a rivolgersi al giudice fallimentare, come sta facendo l'amministrazione, affinché risolva al più presto la situazione di stallo, procedendo con l'assegnazione dell'immobile".