Milano, 15 ottobre 2012 - La storia dell'hip hop italiano è stata scritta negli anni '90, dopo il periodo delle posse, da gente come Sangue Misto, Frankie HI-NRG MC, Colle der Fomento, Lou X, The Next Diffusion e il rap di oggi è solo un riflesso commerciale e pop di quel periodo. È la rivolta della vecchia scuola contro i nuovi rapper ed è stata scatenata dalle parole di Paola Zukar, manager di artisti come Fabri Fibra, Marracash, Entics e una delle menti di “Aelle”, la rivista indipendente che per anni è stata la bibbia, nonché unico punto di riferimento, per i seguaci dell'hip hop italiano prima ancora che tutto si trasferisse sul web.
”Il vero inizio è ora. Solo quando hai un riscontro di pubblico esisti veramente. Negli anni 90 era per una stretta cerchia. Erano solo tentativi di imitazione, un feto. Il bambino è nato adesso”, sostiene riferendosi al grande successo che stanno ottenendo artisti che ruotano attorno al mondo di Club Dogo, Fabbri Fibra, Fedez, Emis Killa. Le parole della Zukar però hanno sollevato una bufera nell'orgoglioso mondo del rap italiano che ora attraverso alcuni artisti che vent'anni fa hanno segnato la strada, vuole dire la sua in merito a quello che è stato fatto fino a questo momento nella scena hip hop.
“L'arte del rap è già stata portata ai massimi livelli in quel periodo. Con sforzi molto più grossi siamo andati a masterizzare il suono a New York. Siamo stati i prima a organizzare grandi eventi come l'Hip Hop Village, prima di Radio Deejay e grandi battle – spiega Esa, voce degli Otierre – Gli anni Novanta sono stati l'era d'oro dell'hip hop in tutto il mondo e così anche in Italia con Assalti Frontali, Otierre, Kaos, Radical Stuff. Colle der Fomento. Gli artisti di oggi che iniziano a rinnegare il passato dovrebbero chiedere scusa”. E a difesa della “vecchia scuola” si sono mobilitati in molti e di questa protesta è dj Skizo, uno tra i più talentuosi dj's e produttori nostrani, a tirare le fila collezionando i pensieri espressi da vari artisti della scena :“...i soldi e il successo vi hanno dato alla capa? se oggi fate quello che fate e perchè gente come noi ha apparecchiato la tavola prima, ci vuole solo rispetto e stima di chi vi ha preceduto”, scrive Dj Enzo.
"Oggi gli artisti mainstream realizzano album con 15mila euro e li regalano alle major in cambio di carità...ogni discografico sa che l’unico pubblico che smuove le vendite ha tra i 10 e i 17 anni. Chi viene dalla vecchia scuola sa che è inutile vendere se accade solo perché vai di moda. Sono un professionista sotto pagato rispetto alla mia preparazione, mi piace musica che in Italia ascoltano in pochi, sono fiero di rappresentare la vecchia scuola...", dice Tormento mentre per Iceone “è chiaro che il prossimo business della "rap industria", sarà il revival della musica hip hop cosiddetta old school... ci sono troppi segnali sul fatto che sarà il prossimo limone da spremere...tutto questo rap senza hip hop, senza radici o meglio fondamenta non reggerà a lungo..invito chi si farà inevitabilmente mezzo di questo revival, a fare le cose con senso critico e responsabilità".
di Federico Magni
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