Milano, 6 luglio 2015 - In un convegno sulla sicurezza, all'interno dell'area Expo, sono stati riportati i dati relativi agli infortuni sul lavoro registrati nei cantieri dell'esposizione universale prima dell'apertura: gli infortuni sono stati 89, nessuno mortale, con una prognosi media di 21 giorni. Il picco massimo di presenza sull'area è stato di 10 mila lavoratori in un giorno, ad aprile.
«Abbiamo vinto una battaglia, non ancora la guerra - ha commentato il commissario di Expo, Giuseppe Sala - Siamo ancora a metà dell'opera: dopo la chiusura dell'esposizione inizierà la fase dello smantellamento, che sarà altrettanto delicata. Andiamo avanti così e avremo la seria possibilità di chiudere e diventare un caso di studio». « Expo - ha aggiunto il presidente di MM, Davide Corritore - ha dimostrato che nel nostro Paese non ci si affida alla fortuna, alla scommessa. Non ci sono scommesse, ma progetti che vengono pianificati e, nel caso, modificati, grazie a una necessaria cultura dell'avanzamento del processo».
Al convegno sono state illustrate alcune delle misure di prevenzione adottate: dal coordinamento fra i responsabili della sicurezza del lavoro, ai controlli di Inail e Asl, ai corsi ad hoc fatti sul cantiere ai lavoratori, ai suggerimenti nella progettazione dei padiglioni, fino a provvedimenti pratici, come gli autovelox installati nel cantiere per controllare la velocità dei mezzi di lavoro.