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Primarie centrosinistra, Sala: "Milano sia il sogno della gente". Con lui 12 assessori

Presenti in sei, ma sono ben 12 gli assessori che Giuseppe Sala ha scelto nella sua squadra e ora fanno parte della Giunta Pisapia

Giuseppe Sala al Teatro Elfo Puccini

Milano, 7 gennaio 2016 - "Continuita'". E' questa la parola andata in scena questa sera al teatro Elfo Puccini di Milano dove la gran parte dei componenti, ed ex componenti, della Giunta Pisapia e' salita sul palco per testimoniare il proprio appoggio a Giuseppe Sala in vista delle primarie del centro sinistra, e per spiegare perche' sarebbe da considerarsi il giusto interprete del proseguimento di quanto realizzato in questi anni: Chiara Bisconti (Benessere), Franco D'Alfonso (Attivita' produttive), Daniela Benelli (Casa), Ada Lucia De Cesaris (ex Urbanistica ed ex Vice sindaco), Pierfrancesco Maran (Mobilita'), Marco Granelli (Sicurezza) e Cristina Tajani (Lavoro) sono saliti sul palco in rappresentanza della parte della squadra (12 su 16 assessori) che ha scelto Sala, accanto a un sindaco che ha invece lanciato Francesca Balzani e a un collega di Giunta, Filippo Del Corno, che ha deciso di appoggiare l'altro candidato, anch'esso assessore, Pierfrancesco Majorino.

L'occasione e' stata sfruttata per raccontare i cinque anni di amministrazione, ma anche per indicare la via per il prossimo mandato, dove l'accento e' stato posto su concetti come pragmatismo, capacita' di reperimento di risorse, collaborazione pubblico-privato, sollecitazione del senso civico e il nuovo e il giovane come necessari protagonisti del futuro: per gli assessori pro- Sala dunque, il commissario di Expo sintetizzerebbe tutto questo, permettendo di "alzare l'asticella" e proseguire il cammino avviato. "Con questi signori e signore - ha ammesso Sala concludendo l'incontro - mi trovo veramente bene e il modo in cui mi hanno accolto e' un caso incredibile di altruismo. Noi siamo convinti che Milano possa rappresentare il sogno di tanta gente. Noi guardiamo a chi ha fame e voglia di fare, non a chi e' gia' arrivato e vuole conservare. Se proseguiremo in questa direzione gia' avviata e aggiungeremo l'ambizione di essere citta' aperta al mondo - ha concluso - le opportunita' verranno. Il minimo comun denominatore e' il lavoro: dobbiamo essere capaci di generarlo per chi oggi non ce l'ha".

"Dobbiamo fare i milanesi, gli ambrosiani e andare davanti ai rappresentanti del governo, anche con una certa durezza, per chiedere qualcosa di diverso per Milano, perché Milano è una città diversa", ha detto Sala. Le primarie vanno fatte ma poi - ha detto Sala - bisogna vincere dopo. Quindi stiamo schisci, come si dice a Milano, facciamo le nostre cose ma pensiamo che e' stata aperta una parentesi dopo 20 anni di governo di centrodestra e dobbiamo tenerla aperta".