REDAZIONE MILANO

Piazza d'Armi, riscontrata presenza di amianto

La segnalazione arriva da Palazzo Marino che chiede "verifiche di bonifica per tutelare i cittadini"

Amianto

Milano, 11 agosto 2015 - Presenza di amianto sulla Piazza d'Armi di Milano. E' quanto fa sapere Palazzo Marino evidenziando che l'area è attualmente utilizzata dal Polo Club del capoluogo lombardo per la propria attività grazie ad una autorizzazione temporanea rilasciatagli dal Ministero della Difesa, un tempo proprietario dell`area, che gli ha consentito di svolgere sul posto gli eventi sportivi organizzati con cadenza semestrale. Attualmente la proprietà, si legge nella nota del Comune, è di Invimit Sgr, la società di gestione del risparmio del Ministero dell`Economia e delle Finanze cui spetterà in futuro la valorizzazione dell`area, in attuazione del Protocollo d`Intesa tra Ministero della Difesa, Comune e Agenzia del Demanio siglato un anno fa e che sarà integrato - proprio per l`arrivo di Invimit Sgr - entro il prossimo ottobre.

Secondo l'Intesa, le aree delle ex caserme milanesi - Piazza d`Armi, Magazzini di Baggio e Mameli - saranno riqualificate e restituite alla città con la destinazione a verde e servizi di almeno il 50% delle rispettive superfici. Una precondizione prevista dal Piano di Governo del Territorio approvato nel 2012 per tutte le aree di trasformazione urbana, per coniugare sviluppo e salvaguardia del territorio. Non esiste alcuna possibilità di valorizzazione, si legge ancora nel comunicato, senza una preventiva analisi della qualità dei terreni. I lavori di carotaggio - della cui necessità il Polo Club Milano era stato informato fin dalla firma del Protocollo nell`agosto 2014 - dureranno solo alcuni mesi e non escludono, in caso di assenza di contaminazione, che Invimit Sgr possa in seguito prorogare l`autorizzazione temporanea all`utilizzo per finalità sportive. La verifica dei terreni e l'eventuale bonifica rappresentano un passaggio fondamentale per la tutela della qualità urbana e della salute dei cittadini, nonché un elemento essenziale della riqualificazione complessiva dell'area, che negli anni scorsi è stata oggetto anche di occupazioni abusive.