Milano, 13 gennaio 2013 - Sala piena e una lunghissima coda attorcigliata intorno al perimetro del Teatro Dal Verme al momento della chiusura degli ingressi. Un'affluenza del genere non se l'aspettava neanche Umberto Ambrosoli che sabato sera aveva dato appuntamento per lanciare la seconda fase della campagna elettorale. "Non mi aspettavo ci fosse tanta voglia di partecipazione", ha ammesso per poi fissare l'obiettivo: "c'e' urgenza di cambiamento - ha scandito -, di ridare credibilita' alle Istituzioni e recuperare la fiducia da parte dei cittadini". 

 

TUTTO PIENO AL  DAL VERME L'attesa scontata all'ingresso si e' trasformata poi in un'accoglienza a dir poco calorosa per l'avvocato: standing ovation e applauso prolungato, scandito dal coro 'discorso-discorso' al comparire di Ambrosoli sul palco. Insieme a lui, Lella Costa, alla quale e' stato affidato il compito di 'moderare' morbidamente il confronto tra l'avvocato e una serie di 'testimoni' chiamati a raccontare storie, spaccati di vita e problematiche. C'e' stato chi ha richiamato l'attenzione sulle falle dei trasporti e chi ha posto l'accento sul lavoro e gli ostacoli della burocrazia per chi vuole fare impresa. Ambrosoli, dal canto suo, ha spiegato che la Regione puo' agevolare il dialogo venuto meno tra il mondo dell'istruzione e quello del lavoro" mentre, sul fronte delle imprese, ha promesso "regole semplici per risultati certi". In sala non solo cittadini e simpatizzanti, ma anche molti amministratori lombardi, compreso il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia e gli altri competitor delle primarie Alessandra Kustermann e Andrea Di Stefano. Per Ambrosoli sono arrivati al Dal Verme anche Barbara Pollastrini, Alessandro Profumo e Roberto Vecchioni.

 

"SI E' CONCLUSO UN CICLO" - Umberto Ambrosoli ha messo con forza un punto nell'esperienza politica della Lombardia. L'avvocato ha additato il passato, la lunga gestione da parte di Roberto Formigoni, come causa di molti, il piu' grande dei quali e' "la perdita di fiducia nelle Istituzioni", per proporre un'alternativa, un futuro fatto di priorita' data ai bisogni dei cittadini e di participazione, intesa proprio come "antitodo alla perdita di fiducia"."L'appuntamento elettorale e' arrivato in anticipo - ha detto - per un motivo molto
semplice: si e' concluso un ciclo. Un ciclo al quale si erano affidati cittadini perche' avessero soluzioni ai loro problemi. Hanno sbagliato; non loro, ma chi, invece di dare risposte, ha subordinato l'interesse dei cittadini al proprio e a quello del proprio clan". Ambrosoli ha accusato il governo uscente di aver "perso tantissimo tempo per difendersi dagli scandali. Non basterebbe tutta la sera - ha chiosato - per analizzare, anche solo a campione, tutti gli scandali che hanno contraddistinto l'assenza di responsabilita' di chi ci ha governato".

 

"SVOLTA ANCHE PER L'ITALIA" - ''Se svolta la Lombardia anche l'Italia intera puo' svoltare''. Lo ha detto il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Lombardia Umberto Ambrosoli che nel suo discorso di apertura della campagna elettorale, ha elencato alcuni punti del programma. Tra le proposte quella di una riforma della sanita' in Lombardia, ''facendo si' che i ticket vengano parametrati sulle capacita' di contribuzione di ogni cittadino''. Propone quindi di ''creare sistemi alternativi di mobilita', evitare che vengano sprecati i fondi europei, istituire una 'banca regionale di sviluppo' e restituire la fiducia dei cittadini alle istituzioni coinvolgendoli nei processi decisionali''. Secondo Ambrosoli quella che unisce i partiti di centrosinistra, quindi, ''e' una coalizione con un programma innovativo, in cui non c'e' una frattura tra societa' e politica''.

 

PRESIDIO RADICALI - Alcuni manifestanti con cartelli "e i radicali no?"si sono presentati davanti al teatro Dal verme. E il leader Marco Cappato ha detto: "A Umberto Ambrosoli, che ci invita al dialogo e a un incontro per i prossimi giorni, rispondo che per noi non esiste altra ipotesi che quella di apparentamento con la Lista Amnistia, Giustizia, Libertà".

L'avvocato, poco prima, aveva detto: "Sull'allargamento della coalizione sono libero senza condizionamenti ma ho un obbligo verso i soggetti che hanno deciso, sin dal primo momento, di appoggiare la mia candidatura e che hanno scelto in quale campo stare senza aspettare verifiche a destra e sinistra. Invito comunque Marco Cappato a riflettere ancora con me su queste tematiche in un incontro che fisseremo nei prossimi giorni".

 

I CAPILISTA - La lista "Lombardia con Ambrosoli Presidente" rappresenta le liste civiche, già attive in tutta la Regione, che hanno l'obiettivo di interpretare valori e identità vicini a quelli del mondo  dell'associazionismo, del terzo settore, dell'impegno sociale e creare un consenso attorno a un progetto che vuole essere distintivo del rapporto tra istituzioni, partiti e società. E' stata completata la lista dei dodici capilista che rappresenteranno, nelle rispettive circoscrizioni provinciali, la lista civica: "Lombardia con Ambrosoli Presidente", che sosterrà Umberto Ambrosoli nella candidatura alla Presidenza di Regione Lombardia.

I dodici capilista sono: Milano - Lucia Castellano, 47 anni, avvocato; Bergamo - Roberto Bruni, 63 anni, avvocato, Brescia - Renato Zaltieri, 61 anni, già Segretario Generale della Cisl di Brescia; Como - Darko Pandakovic, 68 anni, docente universitario; Cremona - Jean Claude Mugabo, 28 anni, docente a contratto universitario e scrittore; Lecco - Marco Deriu, 45 anni, giornalista e docente universitario; Lodi - Gianluigi Scotti, 39 anni, dottore commercialista; Mantova - Carlo Marco Belfanti, 57 anni, preside Facoltà di Economia Univ. di Brescia; Monza e Brianza - Valentina Morelli, 31 anni, professionista della comunicazione; Pavia - Giulia Cometti, 30 anni, ricercatrice universitaria; Sondrio - Gemma Simonini, 67 anni, pensionata; Varese - Andrea Calori, 46 anni, architetto.