Milano, 27 dicembre 2015 - Tutti in macchina, musica di sottofondo. Ci vogliono circa tre quarti d’ora per arrivare a Chiasso, uno dei primi avamposti svizzeri oltre il confine nostrano: meno di sessanta chilometri da Milano, una gita di poche ore, andata e ritorno. Giacomo e Luca hanno poco più di vent’anni, uno lavora, l’altro studia. Confine, un occhio ai doganieri, uno allo specchietto retrovisore. Imboccano l’uscita dall’autostrada e si dirigono verso il centro cittadino per entrare in una delle tante farmacie del posto. Uno entra, l’altro aspetta in auto. Giacomo ritorna: «Me ne ha date tre confezioni. Ha voluto 30 euro». Si siede in macchina, esce Luca. Stessa scena, stessa spesa, stesso bottino. Auto in moto, si ritorna verso Milano con 6 confezioni di Makatussin Comp, un normalissimo sciroppo per la tosse che contiene codeina e che, mischiato con la Sprite, sta conquistando soprattutto i più giovani affermandosi, o riaffermandosi, come uno degli sballi «legali» più alla moda.
Il risultato è conosciuto in Italia come Sizzurp o meglio ancora come Purple drank. Purple sta per viola, perché gassosa e sciroppo si mischiano nel bicchiere e si ottiene un beverone artigianale di colore violaceo come quello del medicinale. Luca e Giacomo sono solo due dei tanti giovani utilizzatori che hanno scoperto questa nuova droga che viene dagli Usa ed è arrivata in Italia qualche anno fa, ma che ora sta vivendo una nuova primavera. Soprattutto al Nord Italia, soprattutto in Lombardia e ancor più a Milano e nelle città della sua cerchia proprio per la vicinanza con il confine. Il viaggio in Svizzera è diventato quasi una routine: perché, per avere lo sciroppo per la tosse come il Makatussin, in Italia serve una ricetta del medico curante. In Svizzera no: bastano 7 franchi e mezzo, meno di 7 euro.
«Noi abbiamo trovato una farmacia che ce ne dà anche più di una confezione, ma vuole anche 10 euro, dipende dalle volte» dicono. «Una confezione contiene una boccetta da 80 ml, noi lo diluiamo con circa un litro di Sprite e ce lo beviamo in 5». Il web è pieno di video che spiegano come «confezionare» il beverone viola. Che era una moda made in Usa propria di vip, di giovani cantanti e attori, soprattutto rapper. Future ha più volte decantato la prometazina e la codeina nelle sue rime.
E lo stesso fanno molti artisti nostrani, tra cui il giovanissimo Sfera Ebbasta, rapper di 22 anni che si sta affermando a livello musicale in tutta Italia e che nei suoi video racconta storie di disagio e droga e mostra il Purple drank. Non è una «droga» di massa come la cannabis, altro simbolo legato al mondo musicale; ma che sia comunque un fenomeno giovanile affermato lo attesta il fatto che un gruppo di giovani di una città dell’hinterland, Cinisello Balsamo, ha lanciato un nuovo brand di abbigliamento da strada e che una delle grafiche che compaiono su maglie e felpe mostra proprio una confezione di Makatussin (Maka tra i giovani utilizzatori) accanto a una bottiglia di Sprite e a un bicchiere in cui mixare il tutto. Un simbolo. Un brindisi e via.