Milano, 19 luglio 2015 - Tragedia in Questura a Milano: un 22enne incensurato è morto stamani lanciandosi da una finestra del terzo piano del palazzo verso corso di Porta Nuova. "Il ragazzo era stato accompagnato in Questura da una volante a seguito di un intervento di polizia iniziato alle ore 4.30 circa in Piazza Piola - si legge in una nota della stessa questura -. Una signora aveva chiamato il 112 chiedendo aiuto per una lite in casa dei vicini: il figlio aveva litigato con i genitori colpendoli al volto e questi, impauriti, avevano lasciato l'appartamento, la madre recandosi presso il Commissariato Citta' Studi per trovarvi riparo ed il padre andando a casa del figlio maggiore. Una volta giunta nell'abitazione, la volante ha trovato la casa aperta e vuota. Mentre procedeva ad un'ispezione, vi hanno fatto ritorno il padre col figlio maggiore che, subito dopo, si e' unito ai poliziotti nella ricerca del fratello, che e' stato rintracciato, in forte stato confusionale, nei pressi della chiesa di piazza Bernini".
"Convinto dal fratello maggiore e dai poliziotti - prosegue la nota -, il ragazzo e' stato accompagnato in Questura alle ore 6.30 circa, dove, intesa la priorita' dell'emergenza sanitaria, considerato che il ragazzo continuava ad esprimere frasi senza senso, non e' stato preso in carico dalle camere dei fermati, ma immediatamente sottoposto ad accertamenti da parte del personale 118, nel frattempo fatto intervenire. Detto personale ha rilevato parametri medici assolutamente nella norma ed una condizione di apparente serenita' del ragazzo che, tuttavia, continuava a richiedere un aiuto sanitario, ragion per cui si e' valutato un accompagnamento in Ospedale. Nel momento di spostarsi verso il cortile interno per raggiungere l'ambulanza per accompagnarlo, con il suo consenso, presso l'Ospedale per ulteriori accertamenti, il ragazzo, forte di una fisicita' ed atletismo certificati anche dai numerosi attestati sportivi rinvenuti in casa, con uno scatto repentino ha imboccato la vicina rampa di scale e, giunto al terzo piano nell'atrio della Divisione Polizia Anticrimine, si e' lanciato dall'unica finestra presente precipitando su un terrazzamento due piani sottostante, decedendo immediatamente. Si sottolinea che un altro equipaggio, alla presenza dei familiari, aveva nel frattempo proceduto ad una perquisizione in casa, rinvenendo circa 70 grammi di marijuana. Entrambi i genitori recavano i segni di maltrattamenti subiti dal ragazzo".
QUESTORE - "TELECAMERE CONFERMANO" - "Il questore Luigi Savina, a nome di tutti gli operatori della polizia di Stato della Questura di Milano, esprime cordoglio per il drammatico evento occorso questa mattina". "Ogni accertamento volto a chiarire i dettagli della vicenda è stato puntualmente avviato. Sul posto è giunto il pm di turno, la dottoressa Siciliano che, unitamente al personale della Squadra Mobile, sta tuttora procedendo ad effettuare gli adempimenti ed approfondimenti del caso - ha continuato il questore -. Allo stato non sono emersi dubbi o perplessità sulla ricostruzione di quanto accaduto, che è avallata anche dalla visione delle telecamere interne alla Questura. Negli uffici della Squadra Mobile sono giunti anche i parenti del giovane deceduto che, appreso quanto accaduto, si sono chiusi nel riserbo e, per tutelare la memoria del figlio, hanno chiesto espressamente di non divulgarne le generalità".
PM: "NESSUNA IPOTESI DI REATO" - "Non ci sono ipotesi di reato né emergono anomalie dalla ricostruzione dei fatti". Lo ha dichiarato il pm Tiziana Siciliano riferendosi a quanto acacduto in Questura. "È un gesto assurdo e imprevedibile - ha proseguito il pm - Il ragazzo era calmo prima di correre verso le scale. Era in mezzo a quattro addetti del 118 e a tre agenti, un numero di persone sufficiente per un caso del genere", Avevano appena concordato il trasporto in ospedale quando il giovane (che aveva un fisico molto atletico) è scattato verso la finestra. Con sé aveva un rosario e quando è stato trovato questa mattina in stato confusionale davanti alla chiesa di piazza Bernini pronunciava frasi religiose. "Stava cercando di capire cosa fare della propria vita - ha continuato il pm - una cosa normale a 22 anni". Sembra che non avesse mai dato segni di squilibrio ma su questo di sta indagando. Solo l'autopsia potrà chiarire se era sotto effetto di stupefacenti. In casa sono stati trovati 70 grammi di marijuana e la madre ha raccontato che quando il giovane è rientrato la scorsa notte (prima di aggredirla) è parso molto agitato.