Milano, 25 ottobre 2015 - Non importa che abbiate o no effettuato o ricevuto chiamate, che abbiate o no inviato o ricevuto messaggi. Se da maggio a settembre, come plausibile, vi è capitato di trascorrere del tempo in una delle zone più attrattive di Milano e se in quell’occasione, come altrettanto plausibile, avevate in tasca il vostro smartphone, allora è facile che siate stati coinvolti, a vostra insaputa, nell’indagine condotta da Vodafone per misurare l’effetto di Expo in città. Per l’esattezza, il colosso della telefonia mobile ha calcolato quante persone si sono intrattenute in questi cinque mesi in sei luoghi simbolo: piazza Duomo, Castello Sforzesco, parco Sempione, Quadrilatero della Moda, Darsena e Porta Genova. I dati sono stati ottenuti partendo dall’analisi delle celle telefoniche: prima si è verificato quanti portatili risultavano connessi alla rete giorno per giorno, poi laddove necessario i dati sono stati “manualmente” ricondotti ad una delle sei zone considerate e infine, tramite un algoritmo, si è provveduto a includere nella conta anche quanti non potevano essere agganciati alla rete Vodafone perché sotto contratto con un altro operatore in modo da ottenere numeri ponderati e stime meno approssimative possibili. Il risultato? La Darsena si conferma come nuovo polo di attrazione e aggregazione in città mentre il fascino e il richiamo di piazza Duomo restano insuperabili. Secondo i dati forniti dal Comune il 2015 ha fin qui portato in città 8 milioni di turisti e stando all’indagine Vodafone a settembre si è raggiunto il picco di presenze: in media 3,6 milioni di visitatori al giorno. Nel complesso dai sei luoghi già citati è transitato il 26,4% di persone in più rispetto al periodo maggio-settembre 2014.
La maggior crescita di visitatori si è avuta, come si anticipava, in Duomo, con oltre 2 milioni di presenze in più (7,7 milioni nel complesso) rispetto all’anno scorso, quando ci si fermò a 5,6 milioni. Picco del 40%. A seguire il parco Sempione con una crescita di oltre il 30%, pari a 2,5 milioni di persone in più rispetto ai 5 mesi del 2014: allora la conta arrivò a 8,1 milioni di persone contro i 10,6 dell’anno in corso. Porta Genova ha visto crescere il numero di visitatori di 700mila unità toccando i 3,7 milioni di visitatori (più 24%) mentre il Castello Sforzesco ne ha fatti segnare 3,8 milioni, il 20% in più (650mila). Lo shopping ha portato nel Quadrilatero 7,3 milioni di turisti, ovvero 1,1 milioni più dell’anno scorso per un aumento del 18%. Infine la Darsena. Impossibile il confronto con l’anno passato perché il porto di Milano è stato inaugurato ad aprile 2015. Ma da allora e fino a settembre, sul suo specchio d’acqua si sono riflesse ben 4,5 milioni di persone. Non una sorpresa, ma una conferma. «Milano ora è policentrica, nella percezione dei turisti non coincide più esclusivamente con piazza Duomo – commenta Claudio Artusi, coordinatore di “Expo in Città”, palinsesto da oltre 46mila eventi –. La reputazione di Milano è migliorata e sono sicuro che l’anno prossimo ci saranno ancora più turisti». «I big data – spiega Alessandro Canzian, direttore marketing di Vodafone – offrono alle amministrazioni pubbliche preziose opportunità di conoscenza nel totale rispetto dell’anonimato dell’utenza. La collaborazione pubblico-privato sul tema è interesse di tutti». giambattista.anastasio@ilgiorno.net