Bovisio Masciago, 8 luglio 2017 - "Allevati per morire, liberati per vivere". È il messaggio lasciato da chi, nella notte tra giovedì e venerdì, ha messo in atto un blitz presso il quagliodromo di Bovisio Masciago, casa delle sezione di Limbiate della Federazione Italiana Caccia. Con tanto di firma: A.L.F., che sta per Fronte Liberazione Animale. L‘azione ha permesso di liberare dalle gabbie 70 quaglie. Ma chi ne è stato il protagonista si è macchiato di una serie di atti vandalici, con distruzione di tavoli, sedie, cartelloni, bandiere, porte. Oltre che delle gabbie dove erano custoditi gli animali. Sul posto, in via Groane, al confine con Limbiate e Ceriano, appena i responsabili della struttura sono arrivati hanno trovato la sgradita sorpresa. E hanno allertato i carabinieri.
Questi ultimi sono giunti nell‘area verde, hanno raccolto le testimonianze e avviato le indagini per cercare di risalire a chi possa essere stato l‘autore del gesto. La firma è già un buon punto di partenza. Sicuramente non si è trattato del blitz di una singola persona, ma si ipotizza un gruppo piuttosto nutrito, attrezzato ed esperto. A quanto pare, prima della devastazione e della liberazione delle quaglie, gli sconosciuti hanno manomesso la vicina cabina elettrica, per evitare di essere ripresi dalle telecamere. Nella sua pagina Facebook l‘ALF svela alcune delle principali linee guida delle proprie azioni: "Liberare gli animali da luoghi di sfruttamento, come laboratori, allevamenti da carne e da pelliccia etc, e trovargli una casa dove vivere la loro vita naturale, senza sfruttamento e sofferenza; causare danni economici a chi si arricchisce con lo sfruttamento animale; svelare l’orrore e le atrocità commesse in segreto ai danni degli animali, utilizzando a questo scopo l’azione diretta non-violenta e le liberazioni".