ANTONIO CACCAMO
Cronaca

Camparada, arrivano 35 profughi e il paese si divide

Maggioranza e opposizione in lite, due assemblee in programma

Arrivano i profughi

Camparada (Monza e Brianza), 24 novembre 2015 - Il dramma dei profughi piomba sulla piccola Camparada e i suoi 2.000 abitanti. L’arrivo, annunciato dal prefetto Giovanna Vilasi, di 35 richiedenti asilo nell’ex convento delle suore di via Lario, ha reso l’aria bollente e diviso il paese tra favorevoli e contrari.

Stasera alle 21, Progetto per Camparada, il listone del centrodestra, ha organizzato un’assemblea nell’aula del Comune. Domani, stessa aula, stessa ora, si terrà quella convocata dalla sindaca Giuliana Carniel (centrosinistra) per informare i suoi concittadini su come stanno le cose.

Considerando l’aria che tira, ha richiesto al Prefetto la presenza di un suo rappresentante, dei carabinieri e della cooperativa che gestirà i profughi.

"Una parte della minoranza – racconta Carniel – sta sollevando un polverone e mescolando pensieri razzisti a carattere nazionale con temi locali, con il preciso intento di spostare l’attenzione dal carattere umanitario della questione a quello di propaganda di partito".

"Il razzismo non c’entra. Dico solo che né l’ex edificio delle suore né il paese sono adatti ad ospitare profughi, tanto più ora che i fatti di Parigi hanno allarmato la gente - racconta Fabio Meroni (Lega Nord), consigliere di Progetto per Camparada - Avevo chiesto io di fare assemblea. Visto che il sindaco non si decideva noi abbiamo organizzato la nostra".

Su quanto sta succedendo interviene Uniti per Camparada, il gruppo politico di maggioranza: "Saremo uno dei 24 paesi ospitanti profughi nel Vimercatese, non l’unico e non il solo, tra i piccoli comuni, a non rispettare il principio generale del governo di un profugo ogni mille abitanti". Precisando che "davanti a tutto l’aspetto umanitario e il rispetto per le persone destinate ad essere ospitate nei locali di via Lario". Ciò non toglie che la sindaca ha chiesto controlli di idoneità sull’edificio, chiuso da più due anni, e che l’accoglienza si svolga nel miglior modo possibile coinvolgendo le associazioni locali. Il Prefetto non ha ancora detto quando arriveranno i profughi nè quale cooperativa si occuperà di accoglierli.