Vimercate (Monza), 17 febbraio 2015 - Doccia fredda per i sindacati nell’incontro con l’Alcatel Lucent questa sera al ministero dello Sviluppo economico.
L’azienda ha comunicato che aprirà nei prossimi giorni la procedura di mobilità per 43 lavoratori (37 Vimercate, 4 a Bari, 1 Roma, 1 Lecce) oggi in cassa integrazione straordinaria. Alcatel Lucent ha spiegato ai sindacalisti di Fim, Fiom e Uilm e ai rappresentanti della regione Lombardia e Lazio, presenti alla riunione, che per completare il piano di esuberi dichiarato nel 2013 è prevede la cessione ad altra azienda (Sesa) di 30 dipendenti.
La prospettiva più pesante riguarda le 43 persone in cigs per le quali si apre la strada del licenziamento. Durissima la reazione di parte sindacale. Secondo Angela Mondellini, segretario generale della Fiom Cgil di Monza e Brianza: “si possono utilizzare, a differenza di quanto afferma azienda, altri ammortizzatori sociali che consentano di gestire in maniera non traumatica gli esuberi residui”.
Anche il Governo ha invitato l’azienda a ripensare la decisione presa. In campo, per mediare, anche la Regione. E in azienda si annunciano scioperi.
Alcatel Lucent in una nota conferma “che alla conclusione della Cigs non sarà in grado di garantire il reimpiego delle posizioni sospese e, in assenza di altri strumenti applicabili, si vede costretta a dar corso alla procedura di mobilità”. Per il futuro, l’azienda assicura che la seconda parte dello Shift plan, il piano di riorganizzazione avviato nel 2013 che ha comportato il riposizionamento delle attività e tagli occupazionali, sarà improntato ad “innovazione, trasformazione e crescita”. Conferma "il suo impegno in Italia, dove ha investito nella realizzazione della nuova sede di Vimercate, tecnologicamente avanzata, che ospita anche due centri di ricerca e sviluppo all’avanguardia, fiore all’occhiello della tecnologia internazionale e vera eccellenza a livello mondiale”.