Lazzate, 4 settembre 2012 - ‘A morte i leghisti’: questa la scritta comparsa ieri sui muri di cinta del cimitero di Lazzate, in provincia di Monza Brianza, dove riposa l’ex senatore Cesarino Monti, già sindaco del paese, scomparso lo scorso 22 luglio. Quattro giorni dopo tutti gli stati generali del partito 'verde' erano al suo funerale.

“Sappiamo che da anni - afferma il figlio Andrea Monti- mio padre era nel mirino di frange di estrema sinistra, gia’ vittima in passato di minacce di sedicenti Brigate Rosse. Gli inquirenti ci diranno se anche questo atto arriva da quel mondo; per me questi sono solo degli imbecilli e dei vigliacchi, dei poveretti che al cospetto di un uomo come Cesarino Monti, non possono che scomparire”.

“La risposta migliore che daremo a questi delinquenti e vigliacchi - conclude - è la grande festa in onore di Cesarino, che abbiamo organizzato per sabato 15 settembre. A questo punto invito alla mobilitazione tutti i leghisti e tutti i cittadini di Lazzate e della Padania, saremo in tanti sabato e quella sarà la risposta migliore”.

Ed a commentare l'atto vandalico, arriva anche il segretario federale della Lega Nord, Roberto Maroni, che ha telefonato questa mattina ad Andrea Monti, per manifestargli tutto il suo sdegno per le ingiuriose scritte e per esprimergli la solidarietà e la vicinanza a suo nome e a quello del partito.