Seveso, 22 settembre 2012 - Dopo il trasloco degli uffici Ecologia e Sport Tempo Libero del Comune di Seveso, apre ufficialmente “l’Infoparco” al Bosco delle Querce. L’appuntamento è per sabato 29 settembre (ingresso di via Ada Negri Seveso) a partire dalle 10 dove, dopo il tradizionale taglio del nastro, saranno illustrate le caratteristiche dello stabile, verrà illustrato lo spettacolo teatrale su Seveso "Anima Errante", in scena a Milano a partire dal 10 gennaio 2013 e saranno presentate le guide realizzate con il progetto "Il Bosco delle Querce area sorgente di biodiversità", realizzato dall’Ufficio Ecologia del Comune insieme a Fondazione Lombardia per l’Ambiente, Ersaf e con il sostegno della Fondazione Cariplo.
Infoparco al Bosco delle Querce ha reso nuovamente fruibile lo chalet del parco in via Ada Negri e vuole essere un nuovo spazio a disposizione della Comunità che risponda alla necessità di coltivare la memoria dell’incidente del 10 luglio 1976, predisporre un laboratorio di educazione ambientale in un dialogo continuo e costante tra passato e presente e, infine, di offrire ai fruitori la possibilità di avere informazioni su tutti i parchi regionali grazie anche alla preziosa collaborazione dell’Assessorato ai Sistemi Verdi e Paesaggio di Regione Lombardia che ha condiviso e sostenuto economicamente parte del progetto di ristrutturazione ed in particolare l’impianto di riscaldamento/raffreddamento innovativo ed energeticamente autonomo mediante pannelli fotovolotaici e sistema con pompa di calore.
"L’inaugurazione ufficiale del Centro Visite al Bosco delle Querce rappresenta il punto di arrivo di un percorso che ha visto l’Amministrazione Comunale lavorare per creare un’eccellenza in un luogo unico al mondo e alla fine la nostra costanza ci ha premiati – ha affermato il sindaco Massimo Donati -. Insieme a Regione Lombardia ed in particolare all’assessore Colucci abbiamo così gettato le basi per rendere il Centro visite del Bosco delle Querce una parte vitale del sistema parchi regionale. Per questo vogliamo proporre una mattinata di conoscenza e scambio che continui a raccontare le infinite potenzialità del nostro parco, sempre più protagonista e ricco di opportunità e dove la Storia ha generato un’area sorgente di biodiversità” .
Il Bosco delle Querce di Seveso e Meda. Un parco unico al mondo, costruito per restituire alle Comunità un territorio violentato dall’incuria e dalla irresponsabilità di chi ha causato l’incidente del 10 luglio 1976 (la fuoriuscita della nube tossica di diossina dall’Icmesa di Meda, la fabbrica di proprietà della multinazionale elevetica Hoffman La Roche). Uno spazio abitato ora fecondo di Storia, come si può scoprire con il percorso della memoria che si sviluppa lungo il parco e che è stato costruito insieme dal Comune di Seveso, da Legambiente e dalla Fondazione Lombardia per l’Ambiente. Un luogo pieno di natura.
Un’area “ricca di biodiversità”, dal titolo del progetto che il Comune di Seveso, la Fondazione Lombardia per l’Ambiente ed Ersaf hanno realizzato grazie anche al contributo della Fondazione Cariplo. Le e guide illustrano i risultati della ricerca “Il Bosco delle Querce area sorgente di biodiversità” e desiderano accompagnare proprio alla scoperta dei diversi abitatori del parco. Uccelli, farfalle, rane, bisce…una “popolazione” vivente e spesso nascosta agli umani. Un universo animato che rende la presenza del Bosco delle Querce insostituibile, fondamentale ed indispensabile in un’area ormai quasi completamente antropizzata e cementificata. Le guide invitano ad osservare il parco con nuovi occhi. A comprendere quanto la conoscenza della (bio)diversità possa arricchire. A scoprire la bellezza e l’importanza dello 'sporco' (rami, erba alta, foglie cadute) per chi come gli uccelli, le farfalle, le rane e le bisce vive “dentro” il Bosco delle Querce.
Una mostra in 36 scatti. Seveso dall’incidente del 1976 al Bosco delle Querce. Un percorso di immagini lungo 35 anni. Fotografie, tratte dall’archivio della famiglia Volpi, per alimentare il dialogo senza fine tra passato e presente, per raccontare una Storia unica al Mondo, per ricordare il danno ambientale provocato da superficialità e noncuranza del prossimo, per dire che il Bosco è oggi un luogo di Memoria da vivere pienamente. Immagini scelte da Emanuele Volpi (New Photo Volpi), parole a cura di Massimiliano Fratter.
di Sonia Ronconi
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