Pavia, 22 novembre 2011 - «Basta all’uso selvaggio degli autovelox sulle strade provinciali». Francesco Brendolise, assessore provinciale con delega alle Politiche per la sicurezza, annuncia una serie di azioni per contenere il numero degli incidenti stradali. E anticipa che come ente proprietario delle strade chiederà ai Comuni una percentuale sulle sanzioni date con gli autovelox sulle ex-Statali e Provinciali.
«Dai dati statistici della Polizia Stradale — dice Brendolise — emerge un elevato tasso di incidentalità sulle strade provinciali, con un costo in termini di vite umane ormai inaccettabile. Causa delle morti sulle strade è quasi sempre l’alta velocità. Interventi di carattere strutturale, una politica di educazione stradale e una più incisiva attività di controllo sui comportamenti alla guida possono concorrere a migliorare la sicurezza sulle nostre strade».
Tra gli impegni della Provincia, la richiesta alla Prefettura di «costituire un Osservatorio permanente per il monitoraggio degli incidenti stradali dipendenti dall’eccesso di velocità» (previsto da direttiva ministeriale dell’agosto 2010). E di «fare un po’ di ordine» nell’uso degli autovelox. Quelli mobili possono essere di fatto utilizzati su tutta la rete delle strade provinciali, mentre di fissi ne sono rimasti 3, distribuiti equamente tra Pavese, Oltrepò e Lomellina: due sull’ex-Statale 35 “dei Giovi” (uno alla frazione Giovenzano di Vellezzo Bellini e l’altro a Bressana Bottarone), il terzo sull’ex-Statale 211, nel territorio comunale di Villa Biscossi.
Da Piazza Italia si preannuncia «il posizionamento, entro la prima metà del 2012, di una rete di dispositivi fissi. Saranno ben segnalati affinché siano reali strumenti di dissuasione e non mezzi per fare cassa». «L’intento — precisa l’assessore Brendolise — è di porre fine anche ad un uso selvaggio dei rilevatori di velocità da parte di alcuni comuni sulle strade di nostra competenza. Faremo un’analisi delle autorizzazioni concesse fino ad ora e verificheremo l’efficacia e l’utilità dei dispositivi fissi installati dai Comuni in base alla quale decideremo se rinnovare o revocare tali autorizzazioni».
Non saranno mezzi per fare cassa, ma la Provincia vuole la sua parte: «D’ora in poi — conclude Brendolise — il rilascio di nuove autorizzazioni a favore dei Comuni, su strade provinciali, di dispositivi fissi dovrà essere subordinato alla sottoscrizione di una convenzione con la Provincia che preveda il trasferimento di una percentuale dei proventi delle sanzioni all’ente proprietario della strada».
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