Pavia, 16 febbraio 2012 - ''Il principio che un cacciabombardiere F-35 non sia la risposta al cammino verso la
pace rimane fermo
. Certo, ridurre la produzione è stato un passo positivo. Però è soltanto un primo passo''.
Così monsignor Giovanni Giudici, vescovo di Pavia e presidente di Pax Christi Italia, commenta le dichiarazioni rese dal ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, alle commissioni Difesa congiunte di Camera e Senato.

Il ministro ha annunciato che l'organico delle forze militari verrà ridotto di 30mila unità. Inoltre ci sarà un taglio
sull'acquisizione dei cacciabombardieri F-35: il governo ne acquisterà 90, rispetto ai 141 previsti. Pax Christi Italia da tempo ha preso posizione contro questo investimento dello Stato per l'acquisto degli F-35.

''La domanda vera è: quale è la difesa che un Paese deve progettare? - si chiede monsignor Giudici - Anche in questi giorni comprendiamo bene che la vita è difesa dalle infrastrutture che funzionano, da istituzioni efficienti e
amiche delle persone. Di conseguenza il tema della pace ha bisogno di questa ampiezza per essere compreso''.
''Questa scelta del governo - conclude il vescovo - dovrà ora passare al vaglio del dibattito parlamentare. Noi ci
auguriamo che, attraverso le mozioni che verranno proposte, si apra un confronto sulla difesa che dobbiamo approntare come Paese''.