Bastida de Dossi, 9 maggio 2012 - In un momento in cui tutti pensano a come ridurre le spese, loro hanno pensato a una soluzione: fondersi. Cornale, che ha più di 700 abitanti, e Bastida de Dossi (che ne ha 178) presto diventeranno un solo comune. «Se i paesi piccoli si uniscono possono fare molto di più insieme. Ed è un grande risparmio», spiega il sindaco di Cornale Gian Carlo Carnevale. La decisione è stata presa all’unanimità dai presenti agli ultimi consigli comunali dei due paesi: «Abbiamo già inoltrato tutte le carte. Ora manca solo l’ok definitivo della Regione, tutto sarà completato probabilmente tra meno di un anno».

Da tempo i due paesi collaborano: «La riflessione sull’unione, certo, è sorta quando si parlava di far scomparire i comuni con meno di mille residenti — racconta il sindaco di Bastida, Stefano Cassola —. Ma con Cornale abbiamo sempre condiviso il territorio e molti servizi. Per molte cose ci appoggiamo già l’uno all’altro». Al momento, Cornale e Bastida fanno parte di un’unione di cinque comuni, insieme a Corana, Silvano Pietra e Casei Gerola (quest’ultima cittadina però ne uscirà nel 2013). Con la fusione, molti costi saranno tagliati, a cominciare da quelli per mantenere una delle due strutture amministrative: «Con un solo sindaco e un solo Consiglio comunale, avremo anche un solo municipio — sottolinea Cassola —. Quindi meno uffici e meno spese, anche per piccole cose come i computer e la luce. Taglieremo anche sulle consulenze esterne».

La probabile sede del nuovo comune sarà il Municipio di Cornale. E arriveranno anche bonus da Roma. Infatti, come incentivo per le unioni, il ministero dell’Interno prevede un’aggiunta ai contributi già erogati: «Queste fusioni vengono premiate con incentivi per dieci anni, perché viene riconosciuto il risparmio che deriva dall’unione», evidenzia Carnevale. Con i soldi in più sono previsti nuovi interventi pubblici: «Dovremmo riuscire ad avere più sicurezza economica — spiega Cassola —. Potremo sistemare, ad esempio, i cimiteri. Quello di Bastida da anni ha problemi che finora non abbiamo potuto risolvere per mancanza di fondi». L’idea è piaciuta anche ai residenti della frazione Gerola di Casei, che hanno creato un comitato per raccogliere le firme di chi vedrebbe bene la frazione nel nuovo comune che nascerà. Infatti, la frazione è praticamente attaccata a Cornale e molte strade sono in comune tra i due paesi.

Ma per ora, questa resta un’idea. Quando la Regione darà la sua benedizione a Cornale e Bastida de Dossi, arriverà in paese un commissario, cadranno le Giunte e si faranno le elezioni: «Non mi ricandiderò. Dopo quasi due mandati sono un po’ stanco — ricorda Cassola —. E poi questa è una bella occasione per ripartire da zero e cambiare le cose in meglio».

di Nicoletta Pisanu