Pavia, 30 aprile 2013 - L'Universita’ di Pavia dovrà restituire due milioni agli studenti, per aver applicato tasse troppo alte per l’iscrizione ai corsi di laurea. Infatti, il Tar, con sentenza emessa il 26 aprile scorso, ha accolto il ricorso che era stato presentato dall’associazione studentesca Udu-Coordinamento per il diritto allo studio contro il bilancio del 2011 approvato dall’Ateneo.
Gia’ nel bilancio del 2010 erano state definite le ‘’nuove disposizioni in materia di contribuzione universitaria’’. La cifra che dovrà essere restituita agli studenti (per l’esattezza 2 milioni e 168mila euro) e’ stata verificata dal Tar con i tecnici del Ministero dell’Istruzione.
Soddisfatti gli studenti pavesi. ‘’E’ un grande giorno per i ragazzi, che si riprendono un loro diritto - hanno commentato i rappresentanti dell’Udu -. L’ultimo aumento delle tasse era sconfinato nell’illegalita’: siamo soddisfatti che il Tar ci abbia dato ragione e che l’Universita’ debba restituire i soldi agli studenti’’.
I vertici dell’Ateneo sono pero’ pronti a ricorrere al Consiglio di Stato. ‘’In merito alla sentenza del Tar che ha accolto il ricorso, presentato degli studenti del Coordinamento per il diritto allo studio, avverso il bilancio preventivo del 2011 dell’Universita’ di Pavia, che manteneva gli aumenti contributivi del 2010 - si legge in una nota dell’Universita’ -, l’Ateneo pavese rileva che la sentenza del 26 aprile 2013 contiene elementi di minor sfavore per l’Universita’ rispetto alla precedente. L’Universita’ di Pavia ritiene che, anche in questo caso, esistano buoni motivi nel merito per appellare al Consiglio di Stato, mentre attende fiduciosamente la sentenza dello stesso, in ordine al ricorso precedente. In ogni caso, si precisa che nel bilancio preventivo del 2013, come gia’ in quello del 2012, l’Universita’ di Pavia ha previsto l’istituzione di un fondo ad hoc, cui accedere in caso di eventuale sentenza sfavorevole’’.
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