Pavia, 7 novembre 2013 - In Comune e al Centro d’ascolto della casa del giovane dove ogni giorno arrivano persone che hanno problemi con il gioco patologico. Pavia è stata scelta per presentare la nuova legge contro le ludopatie approvata il 15 ottobre con voto unanime del consiglio regionale. "E' una legge avanzata, coraggiosa e mi auguro anche efficace - ha commentato il presidente Roberto Maroni -. Adesso, però, dobbiamo passare dai programmi ai fatti concreti e farla funzionare". Il governatore della Lombardia si è quindi rivolto ad Alessandro Cattaneo, sindaco di Pavia e vicepresidente dell'Anci (l'Associazione nazionale dei Comuni italiani): "La legge che abbiamo approvato in Lombardia prevede che diverse misure vengano applicate sui territori, con un'attuazione da parte dei sindaci. Chiedo quindi a Cattaneo di monitorare il modo in cui questa normativa verrà messa in pratica".
Sei mesi di tempo si è dato il governatore per verificare sul campo gli effetti delle nuove norme che considerano la ludopatia una malattia e introducono un numero verde per l'assistenza ai ludopatici. Inoltre viene stabilito che i locali che ospitano videopoker o altre slot machine siano distanti almeno 500 metri da luoghi sensibili e viene introdotta la detassazione dell'addizionale regionale Irap per chi disinstalla le macchinette dal suo locale. Chi non rispetterà le norme, potrà pagare sanzioni da mille a 15mila euro e spetterà alla Polizia locale verificare che le norme siano rispettate. La legge è stata giudicata positivamente anche da alcuni consiglieri comunali di opposizione, mentre il Collettivo No slot che non è stato invitato alla presentazione l’ha giudicata “un’operazione cosmetica che illuderà la gente e non produrrà gli effetti sperati”.
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