Voghera (Pavia), 27 febbraio 2014 - Tutto da rifare. Il processo per corruzione che vede imputati il sindaco di Voghera Carlo Barbieri e il commercialista Guido Marchese ricomincerà da capo. I due sono a giudizio perché, durante una compravendita immobiliare, avrebbero versato una tangente a Marco Milanese, ex braccio destro di Tremonti. Ieri pomeriggio il tribunale di Napoli ha infatti accolto l’eccezione di incompetenza territoriale che era stata avanzata nelle scorse udienze dai legali difensori dei due iriensi, Carlo Enrico Paliero e Luca Angeleri, che avevano indicato Pavia, Milano o Roma come sedi alternative.
Il giudice di Napoli ha deciso per il passaggio dell’inchiesta al tribunale di Roma, i faldoni saranno portati nella capitale nei prossimi giorni, in seguito l’incarico verrà assegnato a un nuovo pubblico ministero. Soddisfatto Paliero: «Stando all’accusa, il reato si sarebbe configurato una volta avvenuta la transazione bancaria sospetta e il denaro in questione è stato depositato alla filiale di Montecitorio dove Milanese ha il conto. Quindi abbiamo chiesto che il processo venisse svolto nella sede opportuna. Riusciremo a dimostrare l’infondatezza delle accuse».
Al momento quindi sono state bloccate anche le richieste di costituzione di parte civile, come quella avanzata dal Ministero dell’Economia. Andranno ridiscusse durante il nuovo processo. E intanto incombe anche la prescrizione: difatti il reato di corruzione decade dopo sette anni e mezzo e, in questo caso, i fatti risalgono al 2010, perciò sono già passati quattro anni. Il nuovo processo potrebbe iniziare in estate o addirittura in autunno: «Si rifarà l’udienza preliminare, durante la quale noi avanzeremo richiesta di non procedere e anche di valutare l’incompetenza territoriale a favore del tribunale di Pavia, come già avevamo espresso al Gup di Napoli – commenta Angeleri — Al momento, al contrario di quanto avviene per i nostri assistiti, il filone processuale riguardante Milanese rimane a Napoli».
Le accuse legate ai 100mila euro che Marchese e Barbieri avrebbero dato a Milanese in cambio di poltrone in varie società. Per i due, una transazione lecita per un affare immobiliare, per l’accusa una vera e propria mazzetta. In particolare, in seguito alla presunta tangente il sindaco di Voghera sarebbe approdato al Consiglio di amministrazione di Ferservizi, mentre il commercialista sarebbe stato inserito nelle società a partecipazione pubblica Ansaldo Breda, Oto Melara, Ansaldo Energia, Sogin e Sace.
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