M.M.
Cronaca

Corteo fascista, Pavia blindata. Tensione antifascisti e agenti: due feriti / FOTO

Il controcorteo spinto sulla stessa strada degli oppositori

Manifestazione di Forza Nuova a Pavia

Pavia, 5 novembre 2016 -  Nessuna revoca del corteo fascista. E Pavia diventa una città blindata. Nonostante le pressanti richieste che nei giorni scorsi sono arrivate al prefetto Erminia Rosa Cesari dai parlamentari, dalla segreteria cittadina del Pd e anche dal sindaco Massimo Depaoli perché non la manifestazione non fosse consentita, decine di militanti dell’estrema destra del Nord-Italia, chiamati dall’associazione Ricordari, sigla che mette insieme diverse sigle che vanno da Forza Nuova a Casapound, passando per Skinheads Pavia, sono scesi in piazza.

Immediata la risposta della Rete antifascista che ha organizzato un sit-in di ‘disobbedienza civile’. Il presidio si sarebbe dovuto tenere in piazzale Ghinaglia, ma al loro arrivo in Borgo Ticino i rappresentanti di Arci, Anpi e i militanti di sinistra si sono trovati posti di blocco con le forze dell’ordine che chiedevano i documenti a chi cercava di entrare. Il gruppo quindi ha deciso di spostarsi in fondo a Strada Nuova e ci sono stati attimi di tensione con la polizia che ha cercato di respingere i manifestanti con i manganelli. «Adesso siamo proprio sulla strada dei fascisti», hanno commentato preoccupati i manifestanti. Neglis contri tra polizia e gli antifascisti, due persone tra i manifestanti sono rimaste ferite e sono state portate all'ospedale, mentre il corteo dei manifestanti è stato deviato in via Capsoni e dirottato poi sul lungoticino perché gli antifascisti non volevano spostarsi.