Mortara, 15 agosto 2015 - Ai carabinieri, intervenuti al bar Lucky di corso Torino a Mortara nella tarda serata di mercoledì, aveva riferito di essere stato ferito da un colpo di bottiglia al mento. Sempre secondo il suo racconto, a lanciarla sarebbe stato un collaboratore del titolare, come lui cinese di 29 anni, risultato però completamente estraneo ai fatti. In realtà infatti le cose sono andate in modo molto diverso. L’unica parte del racconto del magrebino che ha trovato riscontro è stata la modalità del suo lieve ferimento. A procurare ad A.T., 46 anni, marocchino pregiudicato residente a Mortara, un taglio al volto sono state effettivamente delle schegge di vetro, ma che lui stesso aveva gettato a terra. Più singolare ancora è stata la ragione per la quale l’extracomunitario ha perso la calma: l’uomo infatti pretendeva che tra gli stuzzichini del suo apertivo non ci fosse alcun prodotto realizzato con carne di maiale, che i musulmani non consumano, perché ritenuto impuro.
Un così ttento rispetto della religione non aveva trovato però analoga applicazione nel consumo di alcol, pure probito dell’Islam, aspetto del quale il marocchino non sembrava però curarsi più di tanto. Accompagnato in ospedale l’uomo è stato medicato dai medici del Pronto soccorso della struttura mortarese e dimesso con una prognosi di 10 giorni. Subito dopo però l’uomo ha dovuto fare i conti con la legge: per lui sono scattate le denunce a piede libero per i reati di violenza privata, danneggiamento, false dichiarazioni oltre alla violazione delle norme sull’immigrazione. I militari hanno infatti appurato che l’uomo si trova in Italia come clandestino.