MANUELA MARZIANI
Cronaca

San Matteo, reparti intensivi in emergenza. Mancano 37 infermieri, pazienti a rischio

Pavia, la Uil analizza la situazione che si vive nelle sette corsie più critiche

Nei reparti più difficili del San Matteo mancano  37 infermieri e non vengono rispettate le norme sugli orari  (Torres)

Nei reparti più difficili del San Matteo mancano 37 infermieri e non vengono rispettate le norme sugli orari (Torres)

Pavia, 2 giugno 2016 - Vivono in una continua situzione d’emergenza le aree intensive del San Matteo. Lo ha rilevato la Uil Funzione pubblica effettuando un’analisi dettagliata reparto per reparto. E in base a quanto riscontrato emerge come proprio le strutture che per peculiarità dei soggetti trattati, dovrebbero essere al primo posto delle priorità di qualsiasi direzione strategica per il mantenimento degli standard assistenziali e di sicurezza, siano quelle più penalizzate. "Nelle sette strutture analizzate mancano ben 37 infermieri – ha scritto il segretario provinciale della Uil Fpl in un documento inviato al direttore amministrativo Roberto Pinardi, al direttore sanitario Guido Broich, al responsabile delle risorse umane Elena Galati e del Sitra Giuseppina Grugnetti –. Di conseguenza in sei strutture (rianimazioni, Patologia neonatale/terapia intensiva neonatale, terapia intensiva coronarica e dialisi) il rapporto infermiere/paziente non viene rispettato con tutte le criticità e ricadute sui pazienti per ciò che concerne la qualità dell’assistenza erogata. Sono infatti note le evidenze scientifiche che correlano la carenza infermieristica e il mancato rispetto del rapporto infermiere/paziente con l’aumento del numero delle infezioni ospedaliere correlate". In questa situazione la normativa europea sull’orario di lavoro non viene rispettata con «un aumento della stanchezza a carico degli operatori che li pone in costante rischio di errore nelle pratiche clinico-assistenziali». E i problemi si fanno più evidenti in Patologia Neonatale/Terapia Intensiva Neonatale.

"I dati raccolti indicano una situazione di notevole criticità – ha proseguito Cellari –, soprattutto a causa del mancato rispetto dei posti letto accreditati che dovrebbero essere di 8 posti letto per la Terapia Intensiva Neonatale e di 16 posti letto per la Patologia Neonatale, in realtà il dato costante evidenzia un numero di posti letto occupati superiore all’accreditamento, da 2 a 4 posti letto in più in Terapia Intensiva Neonatale e 7 posti letto in più in Patologia Neonatale. Di contro la carenza del personale infermieristico è di 10 unità e la presenza, come parte integrante del turno, di 6 infermieri neo assunti che, per ovvi motivi non dettati dalle capacità, ma per le competenze non ancora acquisite, non sono certamente autonomi nelle pratiche assistenziali". Due anni fa in quella struttura un elevato numero di infezioni ospedaliere aveva costretto ad effettuare un repentino trasferimento dei piccoli pazienti. "Non vorremmo che accadesse di nuovo" aggiunge il segretario provinciale della Uil Fpl. E il sindacato vorrebbe che la direzione strategica intervenisse a risolvere le criticità "onde evitare che questa segreteria provinciale prenda le dovute iniziative".

manuela.marziani@ilgiorno.net