Arese, 28 marzo 2012 - Mancano 185 giorni alla ratifica dell'accordo per la “riperimetrazione, riqualificazione e la reindustrializzazione dell'area ex Fiat - Alfa Romeo". Meno 38 giorni alle elezioni amministrative. L'accordo (AdP) che è già stato bocciato, oggi coinvolge i soli Comuni di Arese e Lainate, restano fuori Rho e Grbagnate dai tavoli delle trattative. Si prevede la riqualificazione di 2.38 milioni di metriquadrati per lo più di proprietà privata. Una città della città.
Nel progetto si ipotizzano un mega centro commerciale (sviluppato su 77mila metriquadrati sarà il più grande d'Europa), un'ampia area residenziale, una tangezialina, ma soprattutto "la cancellazione della vocazione industriale da gran parte dell'area". Recentemente è stato presentato il documento di scopo della Valutazione ambientale e sono stati acquisiti pareri, contributi e osservazioni da varie componenti, tra cui associazioni e Comuni. Fra questi il Comitato Difendiamo Arese.
"Con rammarico abbiamo constatato che il progetto sul tavolo della Regione ancora una volta non accoglie le richieste di parte dei Comuni interessati né i segnali mandati dai cittadini - affermano dal Comitato - non vi è più traccia di trasporto elettrico, tantomeno su rotaia, di cui la nostra petizione, supportata da 4200 firme, aveva sottolineato la necessità, scompare il vincolo della soprintendenza dei Beni Culturali sul Museo dell'Automobile, manca qualunque accenno alla reindustrializzazione".
In questo quadro Arese e Lainate la fanno da padroni e tirano dritto. Il commissario prefettizio Emilio Chiodi (Arese), e il sindaco Alberto Landonio (Lainate) hanno siglato un protocollo d'intesa per la spartizione degli oneri di urbanizzazione (55% al primo, 45% all'altro). Un atto che fa discutere. Landonio, spiega in un'intervista (domani in edicola) i “principi tutti condivisibili” del documento d'indirizzo. L'obiettivo di Regione Lombardia è concludere l'iter entro il 30 settembre.
di Monica Guerci
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