Rho (Milano), 25 marzo 2018 - Quanti sono, quali sono i giochi preferiti e dove vanno a giocare gli over 65? Al via il primo sondaggio su questa fascia anagrafica d’età “a rischio”, grazie al progetto “Un passo contro l’azzardo”, promosso dal Comune di Rho in collaborazione con la Cooperativa Intrecci e altri partner, nell’ambito degli interventi per lo sviluppo di azioni di contrasto al gioco d’azzardo patologico. Secondo uno studio a livello nazionale, il 30% degli anziani gioca a Lotto e Superenalotto, il 26,6% al Gratta e vinci e alle lotterie istantanee.
«Anche i dati di Regione Lombardia sul gioco d’azzardo indicano gli over 65, quindi gli anziani, come la fascia più a rischio, quasi il 40% di anziani gioca i soldi della pensione sperando in una vincita che spesso non avviene - dichiara Francesca Fantini, responsabile del progetto per Intrecci - le nuove forme legalizzate del gioco d’azzardo, i messaggi pubblicitari, la facilità d’accesso ai giochi (nei bar e nei supermercati) e la varietà dei giochi - Gratta e vinci, lotterie istantanee e Superenalotto - rendono il gioco d’azzardo socialmente sempre più accettabile e accessibile anche alle persone anziane che non si preoccupano dei giudizi e delle paure che prima ne limitavano o riducevano la pratica».
Il Comune ha partecipato a un bando di Regione Lombardia e ottenuto il finanziamento al progetto che interviene in diversi ambiti e con azioni specifiche con gli obiettivi di informare sul fenomeno e sensibilizzare sui rischi. Per quanto riguarda l’area over 65 la cooperativa Intrecci sta preparando un questionario che poi verrà distribuito a Rho per conoscere le abitudini di gioco, capire se l’anziano gioca per solitudine o per vincere, quali sono i giochi preferiti, dove giocano, insomma per conoscere quanto è diffuso il gioco e le caratteristiche degli anziani che lo praticano. Il questionario sarà anonimo e verrà distribuito attraverso la Consulta Anziani e tutte le associazioni di volontariato che collaborano con gli over 65. Sarà accompagnato da una pagina di presentazione del progetto e da un vademecum in cui l’anziano potrà trovare, con un linguaggio grafico efficace, indicazioni da utilizzare e conservare. «Non vi sono risposte giuste o sbagliate da dare, ma semplicemente risposte personali - spiegano i promotori -. Più questionari saranno compilati e restituiti più avremo la possibilità di fotografate il fenomeno delle ludopatie in città e quindi di programmare interventi specifici di prevenzione».