GIULIO DOTTO
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Garbagnate, il dolore? Si spegne col telecomando. "Io, malato di sclerosi, sono rinato"

Al Salvini è stato installato a un paziente il neurostimolatore midollare

I medici Carlo Angelini e Michele Sofia

I medici Carlo Angelini e Michele Sofia

Garbagnate Milanese (Milano), 25 ottobre 2015 - Con un telecomando si possono "spegnere" i dolori e riprendere a camminareA vedersi trasformare con un intervento chirurgico parte della sua vita, è stato un cinquantenne di Cesate, Massimo Castelnovo, affetto dal 2009 da sclerosi multipla. A dargli una mano è stata l’Unità Operativa Cure Palliative e Terapia del dolore dell’ospedale Salvini di Garbagnate Milanese, la prima in Europa a installare un "neurostimolatore midollare" in un paziente affetto da sclerosi multipla.

A installare questo piccolo impianto è stato il dottor Carlo Angelini, medico dell’unità operativa garbagnatese, uno dei quattro centri Hub di terapia del dolore in Lombardia, diretto dal dottor Michele Sofia. "Non avevo mai avuto particolari disturbi. Ma poi con il passare del tempo i sintomi sono sempre peggiorati. La situazione è diventata insostenibile quando si sono presentati i primi dolori. Non riuscivo più a camminare, a stare seduto, facevo fatica anche a scrivere e leggere il giornale".

"Nel 2009, dopo un ricovero in ospedale ho scoperto la triste realtà. E così ho accettato la malattia senza però arrendermi mai. Grazie alla fede, agli amici, alla famiglia, ho compreso quanto sia bello vivere", racconta Massimo. Poi la decisione presa con i medici dell’ospedale di Garbagnate di farsi impiantare un neurostimolatore per il trattamento del dolore cronico.

Il primo caso in Europa che riguarda un malato di sclerosi multipla. "Il neurostimolatore - affermano i dottori dell’ospedale Salvini Michele Sofia e Carlo Angelini - viene impiantato chirurgicamente con anestesia locale. Un generatore programmabile di impulsi elettrici, analogo al pacemaker cardiaco, viene inserito sotto la pelle dell’addome o appena sopra i glutei. Questo trasmette i segnali a un elettrodo posizionato nel canale vertebrale. Un dispositivo attiva o disattiva lo stimolatore e ne regola l’intensità, modificando la percezione della sintomatologia dolorosa di origine neuropatica. Il più delle volte l’intensità del dolore si riduce di circa l’80 per cento e spesso si azzera". Ora Massimo Castelnovo riesce a fare anche delle belle pedalate in bicicletta.