Paderno Dugnano, 5 gennaio 2011 - Si preannuncia un 2011 ancora più caldo sul tema Rho-Monza. Da una parte per il calendario dei lavori, con la cantierizzazione prevista per gli ultimi mesi dell’anno. Dall’altra per le polemiche che stanno surriscaldando il clima politico. Dopo gli attacchi lanciati nei giorni scorsi dall’assessore Giovanni De Nicola, in merito all’assenza di opposizione al momento di ideazione del progetto di riqualificazione della superstrada (realizzato dalla Giunta Penati, ndr) è l’ex sindaco Gianfranco Massetti a rispondere.

«La mia Giunta si era espressa con chiarezza con l’atto n.4 dell’8 gennaio 2009 sul preliminare — spiega —, una delibera che esprimeva parere non favorevole e nella quale si confermavano le richieste espresse già il 20 novembre 2008 nella conferenza dei servizi. Allora avevamo ribadito la richiesta di interramento dell’affiancamento alla tangenziale Nord alla Milano-Meda lungo via Generale Dalla Chiesa».

«Non so a cosa si riferisca qundi l’assessore De Nicola, ma come amministratori non siamo stati zitti, eravamo contro quel progetto e abbiamo difeso, come era nostro dovere, il territorio di Paderno come anche lui è chiamato a fare». Anche il comitato per l’interramento della Rho-Monza ribadisce l’opposizione al progetto sin dalle sue origini: «Il comitato nasce nell’ultima settimana del 2008, cioè due anni fa e non è mai stato in silenzio, ma è nato proprio “rompendo le scatole” prima all’ex assessore padernese Cairoli e al sindaco Massetti, poi direttamente all’allora presidente della Provincia Penati, col quale comunque, e in soli 4 mesi, era stato formalmente fissato un iter di lavoro».

A rincarare la dose, anche l’ex assessore Ezio Casati: «Deve sapere il signor assessore che si chiede come mai si reclimano le sue dimissioni e non siano mai state chieste le mie, che il sottoscritto, quando la questione Rho-Monza era già straconosciuta, si candidò a Paderno e fu eletto, di fatto un atto di fiducia e di condivisione per le cose fatte e per gli impegni futuri, cosa che non si può dire dell’assessore De Nicola che non si è sottoposto al giudizio degli elettori e ricopre quel ruolo solo per chiamata fiduciaria del presidente Podestà». L’assessore aveva anche ribadito l’intenzione di approfondire la correttezza delle concessioni edilizie quando Casati era sindaco di Paderno.

«Nel periodo di mia responsabilità — risponde Casati — sono sempre state rispettate norme e prescrizioni previste dagli strumenti urbanistici, le costruzioni alle quali si riferisce furono attuate secondo il piano regolatore del 1988, dalle mie amministrazioni ridotto nell’impatto del 20% con atto del Consiglio comunale. L’insulto alle persone risulta essere fuori luogo e oltraggioso verso coloro che si impegnano quotidianamente in difesa di territorio, salute e qualità dell’ambiente».