Cormano, 21 gennaio 2011 - Inquinamento da record. Il triste primato è stato raggiunto ieri. A comunicarlo Legambiente in una nota: «Battuto il record negativo di concentrazione di Pm10 a Milano, la centralina di via Verziere, in piena area Ecopass, ha registrato valori tre volte superiori al limite consentito, toccando i 161 microgrammi/mc. Per trovare livelli di inquinamento così alti bisogna tornare indietro di due anni, al 23 febbraio 2009. A preoccupare anche il biossido di azoto che ha superato la soglia limite con 208 microgrammi per metro cubo».

Nell’occhio del «ciclone nero», non solo il capoluogo milanese ma la cittadina di Cormano, crocevia di strade ad alto scorrimento. «A passarsela peggio è chi vive vicino a un’autostrada — continuano da Legambiente —. È il caso di Cormano, dove il biossido ha raggiunto addirittura i 309 microgrammi. Si tratta di un gas altamente tossico e irritante, generato dai tubi di scappamento delle migliaia di automobili che ogni giorno intasano le nostre strade».

A preoccupare gli ambientalisti anche i futuri cantieri: «L’inevitabile crescita di traffico che sarà prodotta dall’entrata in funzione delle nuove autostrade regionali, dalla Brebemi alla Pedemontana, ci farà tornare agli anni peggiori dello smog se non si metteranno in atto politiche di riduzione della mobilità automobilistica», commenta Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia.

«Purtroppo siamo consapevoli e vittime di questa situazione — commenta l’assessore di Cormano Fabrizio Vangelista —, attraversati da Comasina, tangenziale e autostrada. Cosa possiamo fare? Di certo continuare la nostra battaglia, salvaguardando la grande area verde della Balossa che sarà mantenuta area agricola. Abbiamo ampliato i parchi urbani cittadini e stiamo aprendo una bretella verde di collegamento tra i parchi. Poi la battaglia più grande deve essere quella di incentivare i mezzi di trasporto pubblico, con il biglietto unico per esempio e con una rete di metropolitane che non sia solo a raggera ma a cerchio. Come succede nel resto d’Europa. E in questo, a Milano, siamo indietro di almeno 50 anni».

E sulle nuove sfide, potenziamento di strade e inceneritori? «Siamo sempre all’erta — conclude Vangelista — perché ogni giorno c’è una novità. Con i comitati e le associazioni dobbiamo attenzionare questi nuovi problemi per salvaguardare la nostra salute e quella dei bambini ai quali la nostra città è stata dedicata».