Sesto San Giovanni, 22 giugno 2011 - Saranno ancora una volta i sestesi protagonisti della «Festa di San Giovanni». Per la trentanovesima edizione della kermesse, l’Amministrazione comunale ripropone la ricetta dell’anno scorso: non solo fiera e stand di espositori che provengono da chissà dove, ma spazio ai negozi di vicinato, alle associazioni di volontariato, alle società sportive che fanno ricca la città. E poi spettacoli e concerti sparsi nei diversi quartieri e una lunga serie di «tappe» di avvicinamento alla tre giorni del 24-25-26 giugno. Viste le adesioni, il numero di eventi, le piazze coinvolte, il piatto sembra decisamente appetibile.
«L’anno scorso abbiamo dovuto occuparci della festa all’ultimo momento, per la prematura scomparsa di Loris Fantini che, da presidente della Pro Loco, ne era l’organizzatore — spiega l’assessore al Commercio, Claudio Zucchi —. La scelta di valorizzare le realtà sestesi è piaciuta e quest’anno, che ci siamo mossi prima, grazie all’impegno del personale che ha fatto gli straordinari anche non retribuiti, abbiamo tentato di dare il meglio». Con l’aiuto comunque della Pro Loco e della Confcommercio, di necessità si è fatta virtù. Spariti, ancora una volta, gli stand che per 6-8 giorni stazionavano nell’area di Spazio Arte, a occupare le piazze centrali saranno una trentina di commercianti (Resistenza) e una ventina di associazioni (largo La Marmora).
In mezzo, nella via Fante d’Italia, giostre e gazebo istituzionali: «I commercianti hanno avuto l’anno scorso un grande riscontro — ha detto il presidente dell’Unione del commercio, Zeffirino Melzi —. Ci saremo anche noi a presentare il Distretto». Tra le iniziative, visite guidate a piedi nelle aree dismesse ex Falck: sabato e domenica, alle 10 e alle 16, ritrovo in via Mazzini per chi vuole gettare un occhio al di là del muro dei vecchi stabilimenti industriali.
Largo al nuovo, rimane tuttavia immancabile la fiera della domenica: oltre 330 bancarelle che si snoderanno lungo le vie Maestri del Lavoro, Cavallotti, Marelli, piazza della Repubblica e Cesare da Sesto, in un serpentone che, dallo Spazio Arte, arriverà al cuore della festa, in pieno centro. Tra gli espositori, un numero sempre più significativo di stranieri.
«Ci sarebbe piaciuto renderla più caratteristica, ma sulla fiera non abbiamo potere di intervento perché è nel circuito regionale — spiega Zucchi —: un bando per la partecipazione, chi ha più titoli prende il posto». L’anno prossimo, quarantesima edizione. «Ma non so cosa potremmo fare di più — sottolinea Zucchi — anche perché già così lo sforzo organizzativo ed economico del Comune è rilevante. C’è anche il premio Torretta, il calendario è ricco, fin troppo: molti eventi si fanno concorrenza». Tappe di avvicinamento: le fiere in piazza Petazzi (fino al 23) e alla Rondinella, in piazza Maria Ausiliatrice (fino al 24).
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