Paderno Dugnano, 30 giugno 2011 - «Fatela davanti a casa vostra una simile struttura», così urlavano i cittadini intervenuti in consiglio comunale tra il pubblico al momento della discussione in consiglio del punto che avrebbe dovuto dare alla Giunta il mandato per studiare un progetto di teleriscaldamento da realizzare in via Pepe. Presenti in aula, infatti, numerosi cittadini contattati da Rifondazione dei Comunisti Italiani che tra venerdì e domenica ha coinvolto la cittadinanza prossima al luogo indicato per la costruzione di questa struttura e, informandoli del progetto pensato per la loro zona, ha chiesto loro di venire in consiglio.

 

Prima di discutere il punto, il consigliere Mauro Anelli aveva chiesto di rimandarlo: «Questo punto, prima di arrivare in consiglio comunale, doveva passare attraverso il quartiere, quello era l’iter giusto da fare per pensare a una struttura che andrebbe a nascere su un’area standard, e che necessariamente avrebbe dovuto coinvolgere i cittadini in questa importante decisione». A dargli man forte i tanti cittadini in aula, che non sono riusciti a trattenersi nel difendere le proprie case, più volte richiamati dal presidente del consiglio Annunziato Papaleo. Una richiesta non accettata dalla maggioranza che ha portato l’opposizione a lasciare l’aula.

 

«Con questa delibera — ha riferito l’assessore all’ecologia Andrea Tonello — non andiamo a valutare i requisiti tecnici dell’impianto, ma diamo un indirizzo a una valutazione per la realizzazione di una struttura in una zona già individuata dalla precedente amministrazione nel 2004 per poi, dopo aver visto il progetto, discutere se realizzarlo o abbandonarlo». La spiegazione di Tonello non ha convinto l’opposizione e ha messo in agitazione anche la Lega Nord che, durante il dibattito, più volte si è alzata rischiando di non garantire il numero legale in aula. Il sindaco Marco Alparone, infine, ha preso la parola e ha deciso di ritirare il punto.

 

«La nostra era una proposta per la città — ha esordito il primo cittadino — volevamo valutare questo tipo di progetto che già altri comuni hanno adottato. Ritiro il punto, deve avere il consenso dei cittadini». «L’Amministrazione non può fare progetti simili senza coinvolgere chi vivrà accanto a questa struttura — ha ribadito Piero Pidutti, ex imprenditore di Dugnano —, perché noi non siamo sudditi, siamo cittadini. Cinque mesi fa in consiglio di quartiere avevo chiesto cosa avrebbero fatto dell’area. L’assessore presente mi ha detto che non lo sapeva. Chi in quella zona ha comprato una casa rischia che perda valore».