Paderno Dugnano, 5 giugno 2012 - I due occhi elettronici hanno fatto già capolino sulla Milano-Meda, all’altezza di Paderno Dugnano. Qui la Provincia di Milano ha scelto di installare i primi autovelox che hanno già iniziato a «flashare» gli automobilisti, ma che in realtà non sono ancora operativi. Entreranno ufficialmente in funzione il 18 giugno. Il primo dissuasore della velocità si trova in direzione Meda al chilometro 134, il secondo in direzione Milano al chilometro 133. I flash che hanno abbagliato gli automobilisti? Solo prove per tarare e collaudare l’impianto prima di metterlo in esercizio.
Fatto sta che nei giorni scorsi sono state tante le segnalazioni arrivate anche a Palazzo Isimbardi e le richieste di chiarimento, soprattutto circa l’assenza dei cartelli di avviso. Niente allarme. «I conducenti saranno preallertati da una serie di cartelli – tranquillizza tutti l’assessore alla Viabilità e ai Trasporti della Provincia di Milano Giovanni De Nicola-. Abbiamo deciso di posizionari i rilevatori in primis sulla Milano-Meda partendo da un dato: il numero di incidenti. Dal 2005 al 2009 sono stati 211 con 293 feriti e quattro morti. Non abbiamo ancora i dati del 2011 ma sappiamo che sono ancora troppi. Bisogna intervenire». Già lo scorso anno Palazzo Isimbardi aveva cercato di ridurre la velocità sulla strada più trafficata del Nord Milano, portando il limite a 80 chilometri orari su tutta la tratta, da Lentate a Milano.
«Non vogliamo far cassa - ribadisce l’assessore – ma abituare al rispetto dei limiti nei luoghi in cui il numero di incidenti è terribilmente elevato. I soldi delle multe saranno destinate a opere di sicurezza stradale, tra cui ovviamente la riqualifica della Milano-Meda». Gli autovelox istallati a Paderno sono i primi con piattaforma «Clud-Based» in Italia: ovvero c’è una gestione certificata del ciclo di infrazione. Una volta superato il limite di velocità, all’utente arriverà la sanzione con un codice attraverso il quale, tramite web, potrà vedere l’immagine e verificare la velocità a cui stava viaggiando.
«Il tutto è fatto in estrema trasparenza – spiegano da Palazzo Isimbardi -. Per evitare contenziosi e tutelare i cittadini». In caso di dubbio il sistema non eroga la sanzione. Nelle scorse settimane La Provincia ha messo a bilancio sempre per la Milano-Meda, 1.250.000 euro. Non sufficienti a sistemare l’arteria ma almeno a rattopparne l’asfalto.
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