di Rosario Palazzolo

Cinisello Balsamo, 27 agosto 2012 — I trasporti pubblici aumentano e a pagare saranno ancora una volta i pendolari che vivono nell’hinterland. Dal primo settembre gli oltre 300mila passeggeri di bus e tram delle linee interurbane si troveranno a fare i conti con la sorpresa di fine estate. Il prezzo medio dei biglietti subirà  un incremento medio pari quasi al 3% con punte del 3,33% per Sesto San Giovanni e Cologno Monzese. La decisione è stata assunta da Regione Lombardia e Comune di Milano con una delibera che il Pirellone ha pubblicato il 10 agosto scorso.

L’assessore milanese Pierfrancesco Maran e il suo collega regionale Raffaele Cattaneo si sono affrettati a parlare di «adeguamento ordinario» in linea con l’inflazione. Ma per le tasche dei pendolari l’incremento si traduce in un aumento reale di 5-10 centesimi a biglietto e di circa 2 euro per gli abbonamenti mensili di lavoratori e studenti. A Sesto e Cologno si passa da 1,50 euro a 1,55 (da 36,50 a 37,50 euro i mensili).

A Cinisello e Bresso da 1,90 a 1,95 euro (da 46 a 47 euro l’abbonamento). E questa volta a pagare saranno solamente gli abitanti dei Comuni della prima e della seconda cintura. Non che in passato sia andata meglio, come racconta piccato il sindaco di Bresso Fortunato Zinni esponente del Pd al pari dell’assessore milanese Maran: «Oggi l’aumento tocca i biglietti extraurbani, ma quando un anno fa si decise di aumentare la tariffa urbana, tutto l’aumento venne riversato anche su di noi. È un gioco che penalizza due volte i pendolari dell’hinterland e che non può più essere tollerato».

Zinni era tra i sindaci in prima linea negli anni scorsi nella battaglia per il cambio del sostema Sitam, che definisce quella miriade di tariffe che regolano il trasporto nel milanese. «La Moratti non ha mai risposto alle nostre richieste - dice -. Ma ora, a un anno di distanza dall’insediamento della nuova giunta mi tocca dire che nemmeno loro ci hanno incontrati, Non hanno fatto nulla per risolvere questa situazione».

«Ad essere sbagliato è tutto il sistema del trasporto locale - commenta il sindaco di Cinisello Daniela Gasparini che da inizio estate è anche coordinatore dei sindaci per l’area metropolitana -. Il Comune di Milano gestisce il trasporto per Milano e l’hinterland, ma quando si tratta di applicare gli aumenti previsti dal contratto con Atm, pensa a calmierare solamente l’utenza milanese. La responsabilità è della Regione Lombardia che da anni ha istituito un tavolo per la ridefinizione delle tariffe senza produrre alcun risultato concreto».