Milano, 18 dicembre 2012 - Un parco di 400 mila metri quadrati, con 10 mila alberi e anche orti e frutteti "terapeutici". Punta sul verde il progetto per la città della salute firmato da Renzo Piano e presentato nell'area ex Falck di Sesto San Giovanni scelta come sito per il nuovo polo sanitario. All'incontro, oltre all'architetto erano presenti anche il presidente della Regione Roberto Formigoni, il sindaco di Sesto Monica Chittò, Alberto Guglielmo e Giuseppe De Leo, presidenti di Istituto Besta e Istituto Tumori, i due Irccs che troveranno spazio nella nuova cittadella.
"Sarà sicuramente uno dei cantieri più belli della mia vita", ha detto Renzo Piano spiegando che l'ospedale è un luogo "particolare da progettare" perché in esso vanno coniugati la "macchina scientifica" e l' attenzione agli aspetti psicologico dei pazienti. In questa senso la scelta di puntare anche sul "verde, metafora della guarigione". Il piano è ancora in 'evoluzione' , ma nel masterplan sono previste tre 'macro aree': quella ospedaliera con circa 700 posti letto, quella della ricerca con laboratori e sale diagnostiche e quella dei servizi generali.
Si è invece soffermato sui tempi e i fondi necessari alla realizzazione il presidente Formigoni: "Entro gennaio 2013 ci sarà l'avvio delle procedure di gara, per la primavera 2014 sarà conclusa la bonifica delle aree e avviato il cantiere e poi, per la fine del 2017 la conclusione dei lavori". Dopo la fase di collaudo infine il trasloco e la messa in funzione della struttura entro la fine del 2018. Da parte del governatore anche il punto sui costi dell'opera: 450 milioni di cui 330 stanziati dalla Regione (e "già garantiti" per gli anni a venire), 40 dallo Stato e 80 da "risorse esterne". E ha aggiunto: "Un investimento di questo tipo e in questo contesto è un modo anche per rispondere alla crisi, ci saranno infatti anche importanti ricadute sul versante occupazionale".
Una "pagina nuova" per Sesto, secondo il sindaco Chittò "per la nostra città - ha affermato - si tratta di un nuovo sviluppo urbano e significa saper leggere le funzioni fin qui svolte e saperne cogliere di nuove". Soddisfatto anche il presidente dell'Istituto Besta Guglielmo "un progetto che ci offre prospettive di crescita", ha osservato, e da quello dell'Istituto Tumori De Leo che ha sottolineato la partecipazione, alla
realizzazione, da parte di tutti i soggetti coinvolti. "Non è un progetto calato dall'alto - ha detto - ma vissuto e promosso con riunioni a tutti i livelli".
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