di Valentina Bertuccio D'Angelo

Sesto San Giovanni, 13 gennaio 2013 — Niente botte, né armi. Solo, si fa per dire, minacce e intimidazioni e poi la leva psicologica del figlio piccolo da nutrire. Il copione è sempre lo stesso e a subirlo sono stati nelle ultime settimane almeno tre tassisti della zona nordmilanese, tra Sesto, Monza e Milano. Grazie alle riprese delle telecamere di sorveglianza della stazione di Sesto Fs gli investigatori sono già sulle tracce dei due rapinatori, un uomo e una donna italiani sui 35 anni, che hanno portato a segno tre colpi nel giro di pochi giorni sfruttando l’elemento paura e poco altro. Senza mai aggredire fisicamente le vittime, fingendosi clienti si fanno portare in Brianza e, una volta in un’area isolata, intimano al tassista di consegnare incasso e telefonino per evitare che allerti subito le forze dell’ordine. Poi fuggono insieme al complice che li aspetta nelle vicinanze. Così, dopo la denuncia della Uil sulle nostre pagine solo una settimana fa, torna d’attualità il tema della (in)sicurezza dei tassisti.

In prima linea
Nelle mani di balordi pronti a tutto per pochi spiccioli, i conducenti del Milanese sono esasperati. E impauriti. «Ci sentiamo abbandonati — dice uno di loro, sestese, che preferisce rimanere anonimo —. Soprattutto perché più di una volta abbiamo chiesto a Regione e Comuni di aiutarci con fondi e finanziamenti da dedicare alla sicurezza». Invano. E allora si fa da sé. Sul blog TaxiStory, per esempio, i colleghi avvertono della presenza di un’altra banda in azione nell’Alto Milanese. I tassisti del servizio 02/5353, invece, si stanno dotando di una App per Android che consente la localizzazione dello smartphone in caso di furto o rapina. Certo non basta. «Chi può installa delle telecamere interne ed esterne — dice Silla Mattiazzi della Uil Milano —. L’intero impianto costa meno di 400 euro, abbordabile se non fosse che come categoria siamo già tartassati di spese. In ballo c’era anche un fondo da parte del Comune di Milano ma è svanito nel nulla. Personalmente mi sono mosso con la Lega Nord in Regione, ho strappato un impegno. Ma fino alle elezioni non se ne farà nulla».

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