Milano, 8 aprile 2013 - Una diversa ricostruzione dei fatti sulle cause dell'incendio che porta ad un'assenza di colpa di Giovanni Merlino, il titolare della Eureco dove il 4 novembre del 2010 vi fu un'esplosione in seguito alla quale morirono quattro operai. E' quanto ha prospettato oggi il suo difensore, Giuseppe Fiorella che oggi ha chiesto per il suo assistito l'assoluzione e in subordine il minimo della pena, oltre ad una nuova perizia.

Sempre oggi alcune parti civili hanno chiesto il sequestro dei beni personali di Merlino, per il quale la pubblica accusa, ha chiesto la condanna a sei anni, cinque mesi e 20 giorni di carcere. L'udienza davanti al gup di Milano Antonella Bertoja e' stata poi rinviata al 23 aprile, per eventuali repliche e la sentenza.

Le accuse per Giovanni Merlino (finito in carcere un anno dopo il rogo, poi ai domiciliari e ora libero) in qualita' di amministratore unico della societa', sono di omicidio colposo plurimo aggravato (dal numero delle vittime e dalla violazione delle normative sulla sicurezza) lesioni colpose e incendio colposo. Secondo l'accusa l'esplosione sarebbe in sostanza avvenuta a causa di una miscelazione di sostanze che non dovevano essere miscelate tra loro. Nelle settimane successive allo scoppio erano morti Harun Zeqiri, 44 anni, e Sergio Scapolan, di 63; il 18 gennaio 2011 era deceduto Salvatore Catalano, di 55, e poi il 4 febbraio Leonard Shepu, 38 anni.